Si avvicina il Natale e, come ogni anno, pubblichiamo una poesia che trasmetta l’emozione di una festa universale in cui tutti ci sentiamo coinvolti.
Purtroppo, non sarà un natale felice per moltissime persone perché le condizioni generali di vita sono ancora una volta peggiorate e si stenta a vedere un barlume di speranza…
La gravissima crisi che ha invaso il nostro Paese ha prodotto effetti devastanti sul rapporto tra le persone anche conviventi, aumentando l’aggressività, l’egoismo, l’indifferenza, se non, addirittura, la violenza estrema.
Al tempo stesso, si sono ridimensionati gli sprechi, si è cercato da parte di molte persone di collaborare e di essere solidali con gli altri, di condividere anche il poco che si possiede, in nome di un rinnovato sentimento cristiano.
Sta a noi cercare di affrontare con coraggio e spirito di rinuncia questo momento difficile e drammatico della nostra esistenza, sperando in un futuro migliore dove finalmente prevalga quella giustizia che viene offesa quotidianamente.
Pensiamo che questi versi di Madre Teresa di Calcutta, scritti nel 2006, possano essere un invito alla riflessione e alla comprensione del vero senso del Natale.
È Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
È Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
È Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
È Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
È Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
È Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.