INFORMAZIONE
CULTURALE
Marzo 2024



HOME PAGE

ARCHIVI RIVISTA

Articoli on-line 7618
Articoli visitati
5068312
Connessi 10

INDICE GENERALE
INDICE MENSILE
RUBRICHE
PASSATO E PRESENTE
EVENTI
ITINERARI E VIAGGI
AVVOCATO AMICO
COSTUME E SOCIETA’
QUADRIFOGLIO
TERZA PAGINA
LETTURE CONSIGLIATE
CULTURA
SCIENZA E DINTORNI
FILATELIA
ARTE E NATURA
COMUNICATI STAMPA
MUSICA E SPETTACOLO
SPORT
ATTUALITA’
LIBRI RECENSITI
AUTORI
Argomenti

Monitorare l'attività del sito RSS 2.0
SITI AMICI

a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri
Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by LDVRoma

Ultimo aggiornamento
18 marzo 2024   e  



Sito realizzato con il sistema
di pubblicazione Spip
sotto licenza GPL

Le conversazioni della Corte di Sabaudia

Sabaudia – Estate 2014
mercoledì 1 ottobre 2014 di Giovanna D’Arbitrio

Argomenti: Opinioni, riflessioni
Argomenti: Racconti, Romanzi


Segnala l'articolo ad un amico

Come filtra il sole
ecco apparire
in tutto il suo splendore
Circe Sonora
il monte canta
come sempre a quest’ora
di un canto singulto
che gorgoglia in gola
alle notturne grotte…

(Rodolfo Carelli- Circe & Ulisse…il compasso)

Mi è sembrato giusto iniziare il mio discorso su Sabaudia con i versi di Rodolfo Carelli, noto politico, scrittore e sensibile poeta che più volte nelle sue opere ha saputo esaltare il fascino dei luoghi in cui aleggiano ancora i miti omerici: “Circe e Ulisse….il compasso /con cui misuro il mondo /in lungo e in tondo/ Circe sta come roccia//su una piana d’incanto/dove Ulisse approdò….Ulisse non trova pace/e quand’anche sotteso/a dismisura/per abbracciare il mondo/non se ne distacca /mai fino in fondo/ a Circe fa ritorno…” (Circe e Ulisse…il compasso. Edizioni Pagine).

PNG - 31.7 Kb
Circe & Ulisse..il compasso

É esattamente ciò che accade a tante persone che non riescono a “staccarsi” da Sabaudia e vi tornano sempre, attirati non solo da bellezza, pace e serenità dei luoghi, ma anche da eventi culturali di grande spessore. Di particolare rilievo senz’altro “Le Conversazioni della Corte”, in prevalenza presentazioni di nuovi libri, tenute nella Corte Comunale o talvolta nella cavea del Parco Nazionale del Circeo.

Anche quest’anno autorevoli personaggi del mondo della politica e della cultura hanno dato un prezioso contributo, presentando le loro opere focalizzate su interessanti temi. Per rendersene conto, basterà dare uno sguardo al calendario estivo 2014, ricco di eventi tra i quali ricordiamo i seguenti:

PNG - 58 Kb
Cantavano il cimberlik

- 29 luglio- “Cantavano il Cimberlik” (Storie e immagini di una famiglia italiana dalla Belle Epoque agli anni Cinquanta), di Paola Giacobbe (Edizioni GBE). Alla presenza dell’autrice, ne hanno illustrato i pregi, l’assessore Marilena Gelardi e il giornalista Romano Tripodi: il testo è senz’altro un documento sul ‘900 italiano e soprattutto su un’Italia “diversa” che dopo due guerre mondiali ebbe la forza di rimettersi in piedi con coraggio, grazie ai valori e ai principi sani di tante famiglie italiane. La prof. Nietta Corradi ha letto alcuni brani del testo alla presenza dell’autrice che li ha commentati, aggiungendo significative testimonianze e foto d’epoca proiettate su schermo e accompagnate dalla musica di Piovani. Leggendo il libro mi son venuti in mente i racconti dei miei nonni. Una frase (un detto argentino) mi ha molto colpita: “Ogni volta che muore una persona anziana, è come se andasse a fuoco un’intera biblioteca”.

- 8 agosto- “La magia di un Buongiorno” di M. Gramellini (Editore Longanesi), una raccolta dei corsivi più significativi da lui scritti in 15 anni sul giornale “La Stampa”. Il giornalista sportivo, Giacomo Crosa, ha condotto la serata durante la quale lo scrittore ha dialogato con il pubblico su vari temi (anche sulla crisi del calcio italiano, con Dino Zoff seduto in prima fila). Significativa la prefazione nella quale l’autore scrive: ’Il Buongiorno funziona soltanto se ha la leggerezza e l’imprevedibilità di un corsivo. Cioè soltanto quando è scritto con amore. Alludo all’amore dell’artigiano che rimane mezz’ora di più al tavolo di lavoro per piallare un aggettivo o sostituire una metafora traballante. Altro che mago. Sono un manovale che ogni giorno si monta la testa e pensa di poter fabbricare un mondo migliore con le sue parole. Un’illusione, certo. Ma se non la credessi vera, mi passerebbe la voglia di provarci’. E Gramellini in questo libro senz’altro ci prova, con il suo humour graffiante che colpisce in modo “trasversale” gli aspetti negativi di politica e società.

JPEG - 9.9 Kb
La magia di un buongiorno

- 9 agosto- “Come vuoi morire?”, il libro della giornalista italo-siriana Susan Dabbous (Editore Castelvecchi) che ha raccontato la sua drammatica esperienza in Siria, quando 11 aprile 2013 fu presa in ostaggio da un gruppo di fondamentalisti islamici insieme ad altri tre colleghi per undici giorni nell’aprile 2013. Ne ha parlato l’autrice stessa intervistata dalla giornalista Domitilla Savignoni, e dallo scrittore Matteo Bressan, esperto di geopolitica medio-orientale. Il libro fa riflettere sui movimenti fondamentalisti nei paesi arabi e sul loro modo di considerare la morte. La “primavera araba” con i suoi ideali di libertà e democrazia è ormai lontana: violenze, orrori e odio prevalgono.

JPEG - 4.6 Kb
Come vuoi morire

- 13 agosto - “O la borsa o la vita” (Grillo, l’ultimo ricatto della politica), edito da Armando, un libro di Roberto Tumbarello, giornalista politico, il quale ne ha discusso con Alessio Brignone, funzionario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Come spiega l’autore stesso, il testo è ’molto più di un saggio sulla situazione politica. È una ricerca minuziosa sulla genesi dell’involuzione economica e sul grado di pericolosità sociale in cui l’Italia oggi si dibatte. La destra esiste per proteggere gli interessi del capitale, la sinistra quelli del lavoro. È ora di seppellire questi vecchi concetti che impediscono all’Italia e agli italiani di progredire, perché il capitale è importante quanto il lavoro e vanno rispettati entrambi’. A parte tali lodevoli intenti, desta meraviglia (almeno nella sottoscritta) che si parli di destra e sinistra, di capitale e lavoro, ma non si accenni mai a liberismo e delocalizzazioni che portano il lavoro lontano dall’ Italia, una vera rivoluzione in campo lavorativo che cancella anni di dure lotte sindacali in occidente e consente lo sfruttamento di lavoratori nelle aree sottosviluppate o nei paesi emergenti.

PNG - 57.4 Kb
O la Borsa O la Vita

- 16 agosto- “Quel segno sulla fronte” (Edizioni Imprimatur), della giornalista Emilia, un libro coraggioso sulla difficile tematica del traffico clandestino di organi umani che purtroppo coinvolge un numero crescente di minori. Marilena Gelardi ha evidenziato che il libro è in qualche modo legato al “Premio Pavoncella”, un premio ideato ed organizzato da Francesca d’Oriano, come riconoscimento ed omaggio alla creatività e all’impegno femminile in svariati campi. La giornalista Isabella Di Chio ha intervistato l’autrice con il supporto di Stefano Reali (regista e sceneggiatore) e Erminia Ocello (prefetto). Sconvolgente la testimonianza di Stefano Reali che nel 2004 realizzò “Il Tramite”, un film sulla tragedia del traffico dei minori e di organi destinati all’espianto, mai apparso sugli schermi italiani, mentre all’estero è stato proiettato in molti paesi. Secondo lui tale tragedia umana, presente vistosamente anche Italia, alimenta purtroppo interessi finanziari enormi: insomma con i soldi ci si può comprare proprio tutto, anche la vita di poveri ragazzi, “minori migranti non accompagnati” che approdano sulle coste italiane. Colpisce lo stile “giornalistico” della Costantini nel descrivere fatti e persone.

JPEG - 7.5 Kb
Emilia Costantini
PNG - 86 Kb
Quel segno sulla fronte

- 21 agosto- “Io Siamo” (Insieme per costruire un’Italia migliore), edito da Rizzoli, il primo libro di Corrado Passera, ex ministro del governo Monti, fondatore di Italia Unica, movimento politico che in autunno si trasformerà in partito. Nel testo egli cerca di fornire una serie di proposte per risolvere i problemi italiani nell’interesse del bene pubblico, non in quello legato alle “poltrone”, avvalendosi di valori come merito, competenza, libertà, democrazia. L’ autore ne ha discusso con il sindaco Maurizio Lucci e la giornalista Maria Latella. Benché le idee sembrino buone, ogni volta che appare un nuovo partito all’orizzonte, non si può fare a meno di pensare che i partiti sono già troppi in Italia e che forse sarebbe preferibile aggregarsi piuttosto che continuare a disgregarsi in tanti rivoli che generano dispersione.

PNG - 38.3 Kb
Io Siamo

- 24 agosto- “Un barattolo pieno di lucciole” (Storia di Igor Man e Mariarosa Carreri), edito da Guida, il primo libro di Donata Carelli (figlia di Rodolfo Carelli), docente di materie letterarie e sceneggiatrice. Durante la presentazione Marianna Parlapiano (giornalista), Valeria Fedeli (senatrice), il prof. Angelo Favaro e Federico Manzella (figlio della celebre coppia) ne hanno parlato a lungo con Donata. In esso l’autrice narra con delicatezza e sensibilità la storia di Mariarosa Carreri e suo marito Igor Man (Igor Manlio Manzella), noto giornalista del quotidiano “La Stampa”. Scaturito da spontanee conversazioni tra Donata e Mariarosa, il libro non è solo un dialogo a “cuore aperto” tra due donne su una bella storia d’amore, ma anche un documento su cinquant’anni di storia nazionale e internazionale. Leggendolo se ne apprezza lo stile fluido, colto e schietto, a tratti poetico, capace di creare un’atmosfera di foscoliani “amorosi sensi”: c’è in esso non solo grande empatia verso due personaggi del tempo che fu (Igor è morto nel 2009 e Mariarosa è scomparsa solo da qualche mese), ma anche tanto amore per Sabaudia. In un’intervista Igor dichiarò: “Mi sono innamorato di questa terra, anzi del suo straordinario silenzio. E in questa realtà chiamata Sabaudia mi ci sono tuffato letteralmente dentro”.

PNG - 60.6 Kb
Un barattolo pieno di lucciole

Mi sembra opportuno concludere in bellezza con le parole che Donata ha scritto nella sua nota introduttiva al testo: “Tutti i giorni con i nostri gesti, anche quelli apparentemente insignificanti, emettiamo scintille luminose nel buio della dimenticanza. Le più, cadono in terra e si spengono. Alcune invece accendono piccoli fuochi che rischiarano, proprio come la luce flebile eppure miracolosa delle lucciole nella notte”.

PNG - 63.9 Kb
Donata Carelli

E in questi tempi bui, ci vorrebbero davvero milioni di lucciole.