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NONNI E NIPOTI

Riflessioni semiserie su “generazioni a confronto”
giovedì 13 settembre 2012 di Giovanna D’Arbitrio

Argomenti: Opinioni, riflessioni


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Passan sul prato nonno e nipotino.
Il nonno è vecchio, il bimbo piccolino;
il bimbo è biondo, il nonno bianco;
il bimbo è dritto, il nonno curvo e stanco.
Passan sul prato, dandosi la mano...
(Lina Schwarz)
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Lina Schwarz

Pensando ai versi di Lina Schwarz e riflettendo sull’immagine del “nonno curvo e stanco”, mi son detta: - Nonno curvo e stanco?! Noi siamo “nonni sprint”! Oggi non possiamo nemmeno permetterci di invecchiare, impegnati in mille attività e costretti anche a viaggiare spesso per vedere nipoti e figli lontani da Napoli -. Ho guardato poi una foto di gruppo con il mio nipotino, Alessandro, i miei figli, mia madre, nonna e bisnonna novantenne, e noi, freschi nonni felici. Quante generazioni a confronto in una sola famiglia, quanti anni nel veloce scorrere del tempo e quanti cambiamenti!

Spesso parlando con persone della mia età ho sentito tante lamentele, sempre le stesse, qui riassunte in breve: - La nostra generazione è quella che ha preso più “mazzate” di tutte, schiacciata tra incudine e martello, tra genitori vecchi e malati, figli che si sposano a 35-40 anni e nipotini che arrivano quando dovremmo riposarci. Quando eravamo ragazzi ci hanno “asfissiati” con senso di dovere e sacrificio (in particolare le donne) senza concederci nemmeno il diritto di parlare. Abbiamo poi lottato per una società diversa e con il nostro lavoro abbiamo offerto ai figli divertimenti, benessere e libertà, a noi un tempo negati, ed ora siamo ancora inchiodati ai nostri doveri e invitati a tacere (classica frase: “Per favore, non parlare, cosa puoi capire tu dei nostri problemi alla tua età”). Insomma, quando potremo parlare? Messi sempre a tacere ieri perché eravamo troppo giovani, ora perché siamo anziani. Tempi duri per i troppo buoni! (scimmiottando un vecchio spot pubblicitario) -.

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"Nonno e nipote" OGGI

C’è senz’altro qualcosa di vero in queste affermazioni. Quante polemiche e discussioni tra genitori e figli negli anni ‘60! Senza dubbi i miei genitori erano severi e autoritari, oltre che essere autorevoli, e cercavano di educarci seguendo delle regole ben precise, ma pur se era giusto contestarli su evidenti esagerazioni, a volte mi facevano tanta tenerezza perché intuivo che i loro divieti scaturivano da molte paure: vedevano pericoli ovunque. E poi un bel giorno siamo diventati anche noi genitori, costretti a confrontarci con tempi ancora più difficili, poiché quella libertà faticosamente conquistata era ormai diventata un diritto acquisito, una “normalità” quotidiana che scivolava nel permissivismo.

Droga e discoteche diventarono il nostro incubo e così cercammo di indirizzare i figli verso sane attività sportive e buone amicizie. Talvolta ci sembrava di nuotare contro corrente, quando gli input provenienti dall’esterno intralciavano la nostra azione educativa. Il consumismo imperante imponeva i suoi dictat contro i quali lottavo e lotto ancora strenuamente. Cercavo di dialogare con i miei figli, ma confesso che spesso è stato difficile per il gap generazionale comunque duro da superare. Anch’io talvolta ho pensato che noi siamo stati schiacciati tra incudine e martello, tra genitori un tempo troppo severi e figli educati poi non solo dalla famiglia, ma anche da Tv, mode e quant’altro. Per fortuna i risultati alla fine ci sono stati: i nostri figli sono affettuosi, sensibili, responsabili ed affrontano con coraggio i gravi problemi epocali.

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Silvia Vegetti Finzi

Mi sembra giusto, quindi, citare il libro di Silvia Vegetti Finzi, “NUOVI NONNI PER NUOVI NIPOTI” che offre un’ interessante analisi del rapporto tra nonni e nipoti. Nella presentazione del testo si legge quanto segue: - “I nonni di oggi, cresciuti per lo più negli anni del miracolo economico, hanno partecipato alla modernizzazione della società e fruito di un benessere diffuso, ma hanno anche assistito agli sconvolgimenti prodotti dagli anni della contestazione, al rovesciamento dei canoni e dei valori della tradizione.

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NUOVI NONNI PER NUOVI NIPOTI
(Oscar saggi 2010)

Ora, in uno scenario caratterizzato dall’eclisse degli ideali politici, dalla precarietà del lavoro, dalla crisi della coppia e della scuola, nonne e nonni, seppure in modo diverso, sembrano costituire l’unica solida architrave della famiglia. Spesso garantiscono ai figli un aiuto economico e suppliscono alla generale carenza di servizi per l’infanzia prendendosi cura dei nipoti. Esentati da compiti educativi diretti, possono sperimentare il piacere di condividere con i bambini ambiti di libertà, di fantasia e di gioco, ricevendone in cambio affetto e complicità. Lanonnitàsvolge quindi una funzione importante, talora essenziale, ma proprio per questo è sottoposta più che in passato a un carico di aspettative, richieste, pressioni e ricatti affettivi difficile da governare”-.

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Kahlil Gibran

Malgrado il suddetto pesante carico, la sottoscritta in verità non si sente “ricattata” benché sia difficile destreggiarsi tra pannoloni e pannolini, tra passeggino e sedia a rotelle, girello e deambulatore: si dichiara pertanto nonna felice di un bellissimo nipotino e figlia stupita di fronte al coraggio di mamma Ada (nonché nonna e bisnonna) che combatte ancora per vivere. Ho fatto una carezza ad Alessandro e mi ha ripagata con un sorriso amorevole e pieno di luce, la stessa luce che brilla negli occhi di mia madre quando mi prendo cura di lei. Allora, invece di lamentarci per tutto ciò che non va, dovremmo forse “collaborare” di più in famiglia per superare insieme le difficoltà, mettendo da parte tanti egoismi. Quale miglior “collante” dell’amore? I veri sentimenti in fondo sono sempre gli stessi anche se i tempi cambiano, sono solo le dinamiche nei rapporti familiari che subiscono delle modifiche in relazione alle epoche.

Infine, concludendo, genitori e nonni hanno il grande compito di contribuire alla crescita umana e spirituale dei giovani, il nostro futuro su questo pianeta. Così dice anche il grande poeta Gibran parlando dei bambini: - Essi abitano la casa del domani che non ci sarà concesso di visitare nemmeno in sogno…Noi siamo gli archi da cui i figli, come frecce vive, son lanciati in avanti. L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’Infinito e ci tende con forza in modo che le sue frecce vadano rapide e lontane. Affidiamoci con gioia alla mano dell’Arciere -.

 

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