Chiediamo subito al regista come mai si replica per la quarta volta. Ci risponde: “E’ stato sempre un grande successo con punte di share del 25% ed era inevitabile non riproporre una fiction che valorizza gli aspetti morali della vita, i sentimenti, il trionfo del bene sul male e che tocca soprattutto temi scottanti quali il bullismo, le morti bianche, le difficoltà che si incontrano con le banche, la malasanità e così via.."

Circa la scelta del protagonista, Perelli afferma che Somma è un perfetto “Avvocato Rocco Tasca” che interpreta magistralmente il suo ruolo; in questa serie, inoltre, il personaggio si arricchisce di nuovi elementi, quali la paternità e l’incontro con una donna misteriosa ed avvincente quale Lea Graner (Vanessa Gravina), dal carattere forte e combattivo e decisa a tutto pur di salvare la tenuta in cui lavorano molti dipendenti e che sta per essere presa dagli speculatori.

La prima puntata dal titolo “Senza pietà” avrà un epilogo drammatico che coinvolgerà l’avvocato in prima persona e che lo renderà, così, ancora più convinto delle sue idee di onestà e rettitudine e più disponibile verso le persone vittime di ingiustizie sociali.

Sebastiano Somma si dice soddisfatto del suo personaggio che, nella fiction, combatterà soprattutto per risolvere un suo dramma personale. Si tratta di una prova artistica più complessa delle precedenti e di grande coinvolgimento emotivo.

Vanessa Gravina ha accettato di buon grado questo lavoro, perché la figura di Lea è molto interessante e ricca di sfumature. Ed infine, la piccola Karen che già avevamo visto in “Ballando con le stelle”, ammette simpaticamente di aver trovato in Somma “un secondo papà”.

“Un caso di coscienza 4” andrà in onda per 6 puntate da domenica 16 Dicembre in prima serata su RAI 1. Siamo certi che si tratterà di un grande successo, anche perché, in generale, si sente il bisogno di uscire fuori dalla “spazzatura” (ed uso un eufemismo) di certi programmi che esaltano soltanto violenza e volgarità e si ha il desiderio di assistere a storie vere in cui i valori morali vengono messi in primo piano, in un tempo in cui sembra essersene dimenticati.