https://www.traditionrolex.com/30 UN NUOVO SUCCESSO FIRMATO I-JAZZ-Scena Illustrata WEB

INFORMAZIONE
CULTURALE
Maggio 2024



HOME PAGE

ARCHIVI RIVISTA

Articoli on-line 7763
Articoli visitati
5434255
Connessi 15

INDICE GENERALE
INDICE MENSILE
RUBRICHE
PASSATO E PRESENTE
EVENTI
ITINERARI E VIAGGI
AVVOCATO AMICO
COSTUME E SOCIETA’
QUADRIFOGLIO
TERZA PAGINA
LETTURE CONSIGLIATE
CULTURA
SCIENZA E DINTORNI
FILATELIA
ARTE E NATURA
COMUNICATI STAMPA
MUSICA E SPETTACOLO
SPORT
ATTUALITA’
LIBRI RECENSITI
AUTORI
Argomenti

Monitorare l'attività del sito RSS 2.0
SITI AMICI

a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri
Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by LDVRoma

Ultimo aggiornamento
12 maggio 2024   e  



Sito realizzato con il sistema
di pubblicazione Spip
sotto licenza GPL

UN NUOVO SUCCESSO FIRMATO I-JAZZ


venerdì 29 dicembre 2023 di Comunicato Stampa

Argomenti: Architettura, Archeologia


Segnala l'articolo ad un amico

Si è concluso il progetto Città (in)visibili: concerti, residenze creative, visite guidate, per un viaggio all’insegna della produzione culturale nei luoghi di eccellenza del patrimonio italiano

Nell’anno del Centenario della nascita di Italo Calvino, l’associazione I-Jazz ha realizzato Città (in)visibili, un progetto di valorizzazione dello spettacolo dal vivo e della produzione culturale che ha attraversato l’Italia da nord a sud. Sei mesi di attività tra residenze creative, produzioni speciali, concerti, visite guidate, incontri che hanno coinvolto dieci realtà della rete I-Jazz, con il sostegno del Ministero della Cultura e il patrocinio del FAI Fondo Ambientale Italiano. Grande la soddisfazione del presidente di I-Jazz Corrado Beldì al termine del percorso: “Visibile e invisibile, immersione ed emersione non solo di musiche, ma di comunità che si stringono attorno ai luoghi della bellezza. Un progetto di rete che ha valorizzato i territori, luoghi di interesse storico e naturalistico spesso sconosciuti, in relazione alle qualità di Calvino, una rete creativa che è nata con questo progetto, ma è destinata a proseguire. Un ringraziamento speciale – conclude Beldì - al FAI e ai beni delle città creative per una partnership in cui la musica valorizza i luoghi e viceversa”.

I SOCI I-JAZZ PROTAGONISTI

Il progetto ha preso il via in luglio in Calabria, all’interno del Peperoncino Jazz Festival. Manifestazione che, come ricorda il direttore artistico Sergio Gimigliano, “da sempre promuove, attraverso i concerti, le bellezze architettoniche e paesaggistiche della regione. Aver fatto parte del progetto di I-Jazz ci ha offerto un’ulteriore occasione per far conoscere al grande pubblico uno dei luoghi simbolo del Parco Nazionale della Sila: la Riserva dei Giganti di Fallistro, bene tutelato dal FAI. Un luogo dall’atmosfera fiabesca, in cui le note unplugged dei musicisti hanno riecheggiato fino al cielo tra pini centenari alti oltre quaranta metri”.

In Toscana l’Associazione Music Pool ha puntato sulla storica collaborazione con il festival Grey Cat, in Maremma, e scelto un bene pubblico particolare, un’ex area industriale nata ai tempi dei Lorena, che grazie al Comune di Follonica ha cambiato volto. “Le strutture un tempo abbandonate – ha ricordato Gianni Pini, presidente di Music Pool - oggi ospitano un centro di produzione culturale con un teatro, una scuola di musica e spazi per la creatività. Un percorso di rinascita che con il FAI di Grosseto abbiamo raccontato durante una visita guidata e che ha accolto la residenza di un gruppo di giovani artisti, guidati da Michelangelo Scandroglio.

Un progetto artistico molto interessante, presentato anche al London Jazz Festival. Un successo che conferma l’idea di I-Jazz del valore aggiunto del lavoro di rete per il futuro dell’associazione”. Toscana protagonista anche per l’evento organizzato dall’Associazione Empoli Jazz nella Casa Natale di Leonardo ad Anchiano (Vinci), con il supporto del Comune di Vinci. Una lezione concerto dal titolo Chet Baker, vita e musica, a cura di Francesco Martinelli, che ha coinvolto per la parte musicale Tommaso Iacoviello, Mattia Donati, Matteo Anelli e Vladimiro Carboni. “La partecipazione a questo progetto - ha sottolineato il direttore artistico Filippo D’Urzo - ha rappresentato per Empoli jazz un’esperienza molto costruttiva. Ancora una volta abbiamo potuto constatare l’importanza dei progetti di rete di I-Jazz e l’enorme valore di iniziative del genere per i soci. Un’attività da riproporre in futuro”.

In Sardegna il Complesso Nuragico di Barumini (SU) ha ospitato l’evento realizzato dall’Associazione Bayou Club Events, in collaborazione con la direzione dell’area archeologica. Un reading in forma di concerto, Il miracolo del narratore, con Massimo Russino, Salvatore Maltana e Marcello Peghin. "Per il titolo dell’evento - ricorda Massimo Russino, direttore artistico della rassegna JazzAlguer – ci siamo ispirati alla postfazione di Pierpaolo Pasolini alle Città invisibili di Calvino. E, come ogni tanto succede, di un piccolo miracolo si è trattato. In una sorta di congiunzione astrale, accostando al meraviglioso testo di Calvino le musiche originali ad esso ispirate e il contesto unico e straordinario del Complesso Nuragico di Barumini, un sito Unesco trasformato in un palco scenografico, siamo riusciti a dare vita a un evento straordinario che speriamo di poter riproporre in futuro”.

Tanta la soddisfazione anche nel team dell’Associazione Musikante che in Sicilia, in collaborazione con il Comune di Troina (EN), ha realizzato una tre giorni di eventi tra musica, storia e territorio. “Poter contribuire al progetto di I-Jazz coinvolgendo un borgo meraviglioso come quello di Troina, è stata un’esperienza unica. – dichiara Antonio Petralia, presidente di Musikante - Tre giorni straordinari che ci hanno permesso di far conoscere agli abitanti di Troina la magia della musica jazz, spesso considerata una musica difficile, coinvolgere le scuole e anche due artisti del territorio come Francesco Pantusa e Angelo Di Leonforte. Leggere Calvino e viverlo in un luogo come il borgo di Troina è stata un’opportunità incredibile, e di questo ringraziamo I-Jazz. La crescita di ogni socio dipende da quello che l’associazione progetta”.

JPEG - 27.6 Kb
riserva_giganti_

Per Fano Jazz Network è il presidente Adriano Pedini a prendere la parola per presentare “La Goccia e il Suono”, la residenza artistica organizzata con il supporto del Comune di Pesaro. “Il progetto ci ha permesso per la prima volta di realizzare una residenza creativa a cui, con musicisti di assoluto valore come Daniele Di Gregorio, autore delle musiche e degli arrangiamenti, e Massimo Morganti, hanno partecipato giovani musicisti del territorio come il saxofonista Milo Lombardi, il contrabbassista Giacomo Dominici, il percussionista Matteo Salvatori e il pianista Massimiliano Rocchetta.

Molto significativo aver potuto contar sul sostegno della città di Pesaro, dal 2017 Città Creativa Unesco della Musica e nel 2024 Capitale della Cultura, che ha concesso per il concerto finale la chiesa della Santissima Annunziata, uno dei luoghi simbolo della città, favorendo così il ‘dialogo’ tra la musica di qualità e l’eccellenza del luogo”. Una sinergia che ha caratterizzato anche l’evento della rassegna JazzVisions, ospitato nella suggestiva Crusà Neira, con il patrocinio del Comune di Savigliano (CN), e con protagonisti il Luigi Martinale Quartet, Stefano ‘Cocco’ Cantini e il Classwing Ensemble del Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo. “Il progetto Città (in)visibili – sottolinea il direttore artistico Luigi Martinale - ha rappresentato un momento importante per JazzVisions 2023, un momento di crescita per i molti musicisti coinvolti, una proposta per il pubblico e il territorio che non sarebbe stata possibile senza l’impegno e il coordinamento di I-Jazz”.

JPEG - 40.4 Kb
campiflegrei

Una soddisfazione condivisa anche dall’Associazione Jazz and Conversation che ha realizzato, in collaborazione con il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, una serie di iniziative. “Ci siamo lasciati ispirare da Le città invisibili di Italo Calvino - dichiara Antimo Civero, presidente di Jazz and Conversation - in particolare dalla citazione: ‘Cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio’. Volevamo dare un significato etico all’evento. Non solo un omaggio al genio creativo di Calvino e alla scena musicale italiana (l’immenso Enrico Pieranunzi con la giovane cantante flegrea Valentina Ranalli) ma anche un tributo alle ricchezze dei Campi Flegrei. Un progetto che ci ha lasciato il cuore colmo di bellezza, consapevoli che la cultura e l’arte, con il loro potere unificante, continuano a illuminare le nostre vite e a definire la nostra identità collettiva.

Due le produzioni originali dell’Associazione Teatro dell’Ascolto, andate in scena allo Spazio Rossellini di Roma e alla Cittadella della Musica di Civitavecchia. “Due progetti con cui il festival Una striscia di terra feconda – come ricorda il direttore artistico Paolo Damiani - ha potuto potenziare uno dei sui campi di ricerca più indagati: il rapporto tra Suoni e Parole. Per la prima produzione, Amori difficili, ispirata a una raccolta di novelle scritte tra il 1949 e 1967 da Calvino, insieme a Maria Laura Baccarini, Luca Aquino e Antonio Jasevoli abbiamo scelto due storie, L’avventura di un fotografo e L’avventura di una moglie, a cui abbiamo dato voce e musica. Il secondo progetto, Love Stroll, è nato invece dall’intreccio tra alcuni racconti di Prima che tu dica pronto di Calvino e brani originali, ideati nella residenza artistica che ha coinvolto Elena Paparusso, Francesco Caligiuri e Francesco Poeti”.

Tappa finale, venerdì 22 dicembre, la Casa della Musica di Parma dove la Chironomic Orchestra, condotta da Roberto Bonati, ha messo in scena Dal Singolo al Molteplice, dall’Unico all’Universo, un’originale rilettura delle Lezioni americane di Italo Calvino. “Abbiamo lavorato sui testi che Calvino sceglie quali esempi letterari delle sue lezioni – dichiara Bonati, direttore artistico di ParmaFrontiere – Per la Leggerezza, testi di Boccaccio e Leopardi; per la Molteplicità, testi di Gadda e Alfred Jarry. Sì è disegnato così, attraverso l’improvvisazione, un dialogo tra l’orchestra, le voci e i frammenti poetici proiettati dietro l’ensemble. Un percorso avventuroso che ha visto rivelarsi i propositi di Calvino e il loro contrari. Una serata di intensa poesia, seguita da un pubblico numeroso e attento”.

 

https://www.traditionrolex.com/30https://www.traditionrolex.com/30