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BUON NATALE, mia cara Napoli

Vivibilità: posto n.105 assegnato ad una città meravigliosa!
sabato 9 dicembre 2023 di Giovanna D’Arbitrio

Argomenti: Opinioni, riflessioni


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Mia cara Napoli, ancora una volta ti scrivo, molto amareggiata per tutte le ingiustizie e le umiliazioni che subisci nel dover ascoltare sempre cattive notizie che mettono in rilievo i tuoi lati negativi, mai quelli positivi!

E ogni anno è la stessa storia! Quest’anno sei andata finire ancora più giù nella classica della vivibilità delle città italiane! Posto n. 105! Eppure i turisti accorrono qui a frotte in tutte le stagioni! C’è stato il boom del turismo a Napoli, più che in tante altre città quest’anno! Ne capiscono di più gli stranieri di chi fa queste vergognose graduatorie?!

E perché Udine al I posto?! Non mi sembra di aver sentito mai notizie su particolari meriti in campo culturale, artistico, monumentale o paesaggistico o climatico. Sarà senz’altro una bella città, ma... Si sa che in città più piccole c’è meno delinquenza, anche se in esse non mancano talvolta efferati delitti. Per quanto riguarda il clima, credo che non brilli per particolari qualità. Ora c’ è la neve e fa freddo. Senz’altro avrà dei monumenti, come in tante città italiane. Boh?!

Amo talmente la mia città che nei miei pensieri talvolta le parlo come se fosse una persona, un personaggio antico come la sirena Partenope dei miti, capace di incantare con il fascino del suo magico canto perfino i numerosi invasori del suo meraviglioso regno.

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Luminarie

Mia cara Napoli, che dire? Voglio ricordarti con un articolo che scrissi diversi anni fa, ma che è sempre attuale. Eccolo: “Con l’avvicinarsi del periodo natalizio tu indossi una veste scintillante intessuta di luci e colori, malgrado la crisi economica e i numerosi irrisolti problemi che ti attanagliano inesorabilmente.

Quante dominazioni hai subito, cara Partenope! Eppure hai saputo rielaborare, trasformare, integrare culture e tradizioni diverse fin dai tempi della tua fondazione, antica colonia greca ricca di arte e bellezza, divenuta in seguito Neapolis (Città Nuova) ad opera dei Cumani, passata poi nel corso della storia ad Osci, Romani, Bizantini, Goti, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, Borboni, a Bonaparte e la sua schiatta, di nuovo ai Borbone ed infine all’ Unità d’Italia per la quale il tuo popolo versò generosamente il suo sangue sognando un’unica patria, forte e coesa, capace di respingere nuovi invasori. Un sogno mai pienamente realizzato. Tu che sei Sud d’ Italia, rimani “terra di conquista”, come tutti i Sud del mondo.

Che dire, cara Napoli? Sovente vilipesa, denigrata, schiacciata, tu rimani comunque “viva” e come l’araba fenice combatti per rinascere dalle tue ceneri , conservando ciò che di positivo è nel tuo passato di sofferenze e tiranniche repressioni, e t’inventi di tutto pur di sopravvivere grazie a fantasia, creatività, gioia di vivere che si rivela in una vivace tarantella o in una sagace battuta di spirito per cui si distinguono i tuoi abitanti. Oppure ecco svelate in un lampo sensibilità, intensi sentimenti, malinconia, dolente rassegnazione al fato, attraverso le tue melodiose canzoni conosciute in tutto il mondo.

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San Gregorio Armeno

Sono contenta di essere nata qui, quando dall’ alto delle tue colline ammiro stupendi paesaggi che si tingono di colori e sfumature diverse a seconda delle ore del giorno. Sei impareggiabile in quell’ ora che segue il tramonto “e ai marinai intenerisce il core” (Dante) con le tinte tenui che ricordano certe gouache della Scuola di Posillipo.

Sono contenta di essere napoletana e campana quando penso all’ immenso patrimonio artistico e culturale del tuo territorio, sono fiera quando posso mettere in risalto i tuoi aspetti positivi pur combattendo contro quelli negativi, sperando sempre che in tutto il Sud d’ Italia, e in tutti i sud del mondo, istruzione, formazione e lavoro possano un giorno generare un cambiamento.

Ai napoletani faccio una raccomandazione: per favore non gettate le carte per terra, altrimenti sarete sempre considerati un popolo di “lazzari” e delinquenti anche se state morendo di cancro per rifiuti tossici e quant’altro, sempre criticati per “effetti” negativi le cui “cause” non vengono mai analizzate. Smettiamo dunque di sperare nell’ altrui aiuto e rimbocchiamoci le maniche, reagiamo al degrado, lottiamo. E che l’anno nuovo possa essere un anno diverso!

E allora per concludere in bellezza ricordiamo a turisti italiani e stranieri che l’antica Partenope e tutta la Campania li aspettano a Natale con una miriade di incontri ed eventi culturali, conferenze, concerti, teatri, cinema, visite guidate a monumenti, musei, siti archeologici e così via”.

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Mostra

Ed infine vorrei portare l’ esempio eclatante di un evento culturale prestigioso che è stato poco propagandato, come al solito: “Napoli a Parigi. Il Louvre invita il Museo di Capodimonte”, un evento che sta donando grande rilievo alla nostra amata Napoli. In effetti ha goduto di una certa visibilità solo all’inizio quando il 7 giugno 2023 la mostra fu inaugurata dai presidenti Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron, ma nei mesi successivi purtroppo poco si è raccontato del suo crescente successo. Peccato, mia cara Napoli, ma “giorno verrà, verrà giorno in cui…”, come scrisse Vittporio Alfieri in Il Misogallo. Non potrà andare sempre così in futuro!

Giovanna D’Arbitrio

 

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