https://www.traditionrolex.com/30 MEMORIE DI ADRIANO-Scena Illustrata WEB

INFORMAZIONE
CULTURALE
Aprile 2024



HOME PAGE

ARCHIVI RIVISTA

Articoli on-line 7716
Articoli visitati
5318091
Connessi 42

INDICE GENERALE
INDICE MENSILE
RUBRICHE
PASSATO E PRESENTE
EVENTI
ITINERARI E VIAGGI
AVVOCATO AMICO
COSTUME E SOCIETA’
QUADRIFOGLIO
TERZA PAGINA
LETTURE CONSIGLIATE
CULTURA
SCIENZA E DINTORNI
FILATELIA
ARTE E NATURA
COMUNICATI STAMPA
MUSICA E SPETTACOLO
SPORT
ATTUALITA’
LIBRI RECENSITI
AUTORI
Argomenti

Monitorare l'attività del sito RSS 2.0
SITI AMICI

a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri
Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by LDVRoma

Ultimo aggiornamento
29 aprile 2024   e  



Sito realizzato con il sistema
di pubblicazione Spip
sotto licenza GPL

MEMORIE DI ADRIANO

AL TEATRO ARCOBALENO
sabato 23 ottobre 2021 di Comunicato Stampa

Argomenti: Teatro


Segnala l'articolo ad un amico

Dal 29 al 31 ottobre 2021 - venerdì e sabato ore 21,00 – domenica ore 17,30

MEMORIE DI ADRIANO di Marguerite Yourcenar Regia Maurizio Scaparro Con Pino Micol Danzatore Federico Ruiz Musiche Evelina Meghnagi

In seguito al successo ottenuto al Teatro Olimpico di Vicenza e al Teatro La Pergola di Firenze approda a Roma, al Teatro Arcobaleno - dal 29 al 31 ottobre 2021 - il memorabile spettacolo MEMORIE DI ADRIANO, con la regia di Maurizio Scaparro. Dopo la storica edizione con Giorgio Albertazzi, Scaparro ha sentito la necessità di riproporlo in un nuovo allestimento, che rilegge da angolazioni nuove la storia raccontata dalla Yourcenar. A dar voce e corpo all’Imperatore, in una sua personalissima e straordinaria interpretazione, Pino Micol, tra i massimi depositari della più nobile tradizione teatrale italiana. In un mondo dove i fondamentalismi e l’ignoranza seminano morte e distruzione, questa immaginaria autobiografia epistolare, intensa e suggestiva, è più attuale che mai, offrendoci un significativo spiraglio di speranza e di rinascita.

“Conservo un ricordo chiaro di quell’allestimento – dichiara Pino Micol – ma per questo spettacolo in particolare mi sono dovuto affidare esclusivamente a quello che è il mio universo di emozioni. Nel romanzo si delinea la storia di un uomo glorioso, un imperatore stupendo che è anche un poeta, amante delle arti e della socialità, vicino ai desideri del popolo: una figura memorabile, anche se noi non sappiamo se nella realtà lui fosse davvero così fino in fondo. È l’immaginazione dell’autrice che ci ha trasmesso questo ritratto ideale e io credo che dietro a questo personaggio si celi proprio lei stessa. Marguerite Yourcenar ha voluto regalare al mondo, attraverso il suo libro, un grandissimo messaggio di speranza e di bellezza. Accanto alla figura politica c’è infatti l’uomo con le sue passioni, i suoi amori, i suoi dolori e i suoi lutti, l’amicizia profonda e il rispetto per l’umanità.

MEMORIE DI ADRIANO si chiude con una frase straordinaria: «Cerchiamo di entrare nella morte a occhi aperti», e questa affermazione è di un’importanza enorme: dobbiamo acquistare consapevolezza e capire che la vita va vissuta a fondo, centellinata fino all’ultima goccia, nella speranza che sempre ci riservi qualche sorpresa positiva”. In un mondo dove i fondamentalismi e l’ignoranza seminano morte e distruzione, questa immaginaria autobiografia epistolare, intensa e suggestiva, è più attuale che mai. “Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno dai nostri frontoni, dalle nostre cupole. E se i Barbari s’impadroniranno mai dell’impero del mondo, saranno costretti a adottare molti nostri metodi, e finiranno per rassomigliarci”, si legge nel testo. L’opera viene riproposta in tutta la sua potenza espressiva e la capacità di offrirci un aiuto nella comprensione dell’attuale momento storico, offrendoci un significativo spiraglio di speranza e di rinascita.

C’è una frase di Flaubert che forse, meglio di tutte, spiega il fascino immortale del protagonista di quest’opera di Marguerite Yourcenar: Quando gli dèi non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo. Adriano è più di un uomo, è l’immagine, o meglio il ritratto di ciò che noi siamo oggi, nelle sue parole ritroviamo le radici del pensiero occidentale e della nostra storia. Maurizio Scaparro

JPEG - 39.4 Kb
Pino Micol
 

https://www.traditionrolex.com/30https://www.traditionrolex.com/30