Luis Britto García è scrittore, giornalista, storico, professore universitario, poeta, intellettuale e, da quest’anno, membro del Consiglio di Stato del Venezuela. Sarà in visita in Italia per alcuni giorni e parteciperà a diverse conferenze ed eventi a livello nazionale

Riportiamo qui un suo scritto sulla situazione economica dell’America Latina

L’America Latina e il superamento del modellodel Fiscal Compact

 L’’America Latina ha superato in modo efficace, nel corso della storia, il cosiddetto Fiscal Compact: questo pacchetto di misure che nasce in seno alla destra è stato caratterizzato dal fatto di generare un effetto contrario, ossia quello di aumentare i sostenitori della sinistra. In questo senso, possiamo dire che nel febbraio del 1989 il Fiscal Compact, in Venezuela, ha provocato una rivolta popolare, che delegittimò le organizzazioni politiche che lo avevano imposto e indusse il popolo a votare il progetto bolivariano che rifiutò l’applicazione delle norme del Fondo Monetario Internazionale. Tale progetto contrasta con il modello neoliberale ed è un successo da 13 anni.

 Questo sucesso può essere quantificato analizzando i progressi economici e sociali che avvengono in Venezuela:
Il Venezuela ha diminuito sia la povertà generale, che dal 43,9% del 1998 è passata al 26,7% nel 2011, sia la povertà estrema, passata dal 17,1% del 1998 al 7% nel 2011. Il tasso di disoccupazione è scesi dal 16% del 1999 al 6,3% nel 2011. Le riserve internazionali hanno registrato un incremento dai 14.849 milioni di Dollari US$ del 1998 ai 30.580 milioni di Dollari nel 2012 e il PIL del Venezuela, anche a seguito della crisi globale del 2008, ha registrato una crescita per 13 trimestri consecutivi.

 Nel campo sociale, possiamo affermare che il Coefficente di Gini, con cui viene misurata l’uguaglianza sociale, prima del Governo Bolivariano era pari allo 0,498: oggi, si trova allo 0,394. La Repubblica Bolivariana del Venezuela, ad oggi, è il paese meno disuguale dell’America Latina.

 Nel 2005 l’ UNESCO ha dichiarato il Venezuela come Territorio Libero dall’Analfabetismo. Nel 2010, la stessa organizzazione ha attribuito al paese 96 punti, in una scala da 1 a 100, per gli obiettivi raggiunti in materia di istruzione, collocandolo al quinto posto nel mondo di tale classifica. Infatti, in Venezuela 1 persona su 3 studia, ovvero 9 milioni di persone.

 Indice di Sviluppo Umano: nel 2009, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo ha collocato il Venezuela al 58° posto su 182 paesi, e al 7° posto in America Latina. In tal senso, il paese è salito di quattro posti, dal momento che si trovava al 62° posto.

 In materia di previdenza sociale, è stato registrato un aumento del numero dei pensionati. Tra il 1990 e il 1998 era pari a 387 mila persone, mentre negli anni successivi, grazie al Governo Bolivariano, questo numero è salito a 2 milioni 148 mila persone.
Secondo l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, la speranza di vita, prima dell’arrivo del Governo Bolivariano, era di 72 anni: attualmente è di 74,3 anni, sia per gli uomini che per le donne.

 Queste sono soltanto alcune delle obbiettivi sociali ed economiche raggiunte dal Governo Bolivariano attraverso una politica sociale ed economica efficace che, con autodeterminazione e con il rifiuto del modello del Fiscal Compact, ha portato il nostro paese a raggiungere importanti rivendicazioni ed oggigiorno si erige come modello alternativo.