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"LAVORI IN CORSO" AL TEATRO DELLA COMETA


sabato 28 aprile 2012 di Comunicato Stampa

Argomenti: Teatro


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Roma • Via del Teatro di Marcello 4 Tel. 06 6784380 Dal 3 al 27 maggio

LAVORI IN CORSO di Claudio Fava con Maurizio Marchetti, Sergio Fris Antonio Alveario, Faisal Taher, Toni Canto regia Ninni Bruschetta

- Che cos’è quel ponte promesso sullo stretto di Messina: un sogno? Mistificazione? Delirio? La sfida dell’uomo a se stesso o l’eterna finzione di una terra che non ha mai voglia di guardarsi in faccia? Dieci miliardi di euro, l’appalto più ricco che l’Italia abbia mai conosciuto, coltivato per quarant’anni accumulando due quintali di carte, undici volumi di atti istruttori, sedicimila pagine tra studi, varianti, perizie, consuntivi...

- ”Lavori in corso” racconta ciò che quel ponte avrebbe dovuto unire e ha finito per dividere irrimediabilmente, destini, memorie, lutti, uomini e cose. “Il ponte sarà una fuga, uno sguardo dall’alto, una benedizione per chi resta, un premio per chi lascia... sarà la vita e l’inganno. E finalmente non avremo più pretesti…”
Claudio Fava

- Finalmente ho potuto mettere in scena uno spettacolo sulla mia città che amo e di cui conosco pregi e difetti. E’ la città della Fata Morgana, un fenomeno di rifrazione della luce, un miraggio, un’illusione. E il ponte? Da quanto dura l’illusione del ponte? Si farà? Si può fare? Si deve fare o non si deve fare? Si pone una questione morale: un quesito, una domanda, come quella archetipica di Amleto che, non a caso, è il simbolo del teatro stesso. Lo spettacolo si ispira alla struttura drammaturgica tipica della tradizione teatrale siciliana, procedendo per situazioni spazio-temporali in cui si inseriscono le vicende di personaggi fortemente simbolici.

- In questo modo il contenuto “civile” si inserisce nel contesto tipico della commedia, usando il racconto per mostrare la controversa realtà che circonda quella che è soltanto l’idea del ponte. E questa realtà, si sa, non è cambiata, è ancora quella di origine gattopardesca che proietta la sua ombra immaginaria sulle nostre vite e assomiglia sempre di più alla Fata Morgana, l’illusione che fa specchiare sull’acqua l’ultima immagine della nostra ormai antica bellezza e della nostra speranza.
Ninni Bruschetta

 

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