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AL TEATRO DELLA COMETA "AUNTIE AND ME"


mercoledì 4 aprile 2012 di Comunicato Stampa

Argomenti: Teatro


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TEATRO DELLA COMETA

Roma • Via del Teatro di Marcello 4 Tel. 06 6784380 dal 10 al 22 aprile Alessandro Benvenuti AUNTIE AND ME MIA ZIA E IO di Morris Panych con Alessandro Benvenuti, Barbara Valmorin regia Fortunato Cerlino

- I protagonisti, Kemp e Grace, ricordano due clown che vestono i panni di persone qualunque, con nessun tratto di eroismo. Kemp apprende da una lettera che sua zia, di cui conserva solo un ricordo d’infanzia, è morente. Si precipita da lei, mollando tutto, ovvero quel poco di messa in scena che regge la sua vita, per assicurarsi della morte della zia e impossessarsi dell’eredità. La morte annunciata e attesa, però, tarda ad arrivare e Kemp è costretto ad aspettare. I due, costretti a stare insieme in una piccola stanza, si confrontano a colpi di sferzanti trovate da humor nero: Kemp cerca di convincere in tutti i modi la zia che deve morire. Lei, per contro, fa di tutto per rimanere in vita.

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- Messo alle strette, il nipote precipita in una sorta di delirio goffo, che lo porterà a immaginare i più fantasiosi ed esilaranti espedienti per far fuori Grace, che incredibilmente continua a ringiovanire. Kemp arriverà a progettare persino una complicata macchina per tramortire e fulminare la vecchia zia, finendo egli stesso vittima del suo marchingegno. Passano i giorni, i mesi. Le stagioni si susseguono. Il tempo scardina e scompone ogni logica e quell’uomo e quella anziana signora finiscono per essere quello che sono sempre stati: un uomo solo, stordito dalla ricerca di un’identità, di un affetto, di un’eredità, e un’anziana donna dimenticata da tutti, tranne che da quel nipote che ne attende la morte.

Alla fine forse, un’eredità ci sarà davvero e sorprenderà i due per la sua semplicità. Una commedia nera o forse soltanto uno scherzo, un affresco umoristico sulla solitudine, sul cercarsi, sul mangiarsi a vicenda. Con una scrittura a tratti di una comicità esilarante, Morris Panych, acclamato autore contemporaneo canadese, compone una pièce meravigliosamente nera, divertente, triste, tenera e, allo stesso tempo, dura, crudele.

 

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