a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by
LDVRoma
Il regista Giuliano Montaldo ci regala un ritorno al grande cinema, alla storia dell’Italia così come è anticipando, fin dall’inizio della lavorazione de “L’Industriale”, le vicende drammatiche di cui il nostro Paese, ahimè, abbonda, specie in questi giorni…
La crisi mondiale che ha travolto tutti ha coinvolto naturalmente anche noi e mai, come in questo momento, le notizie di cronaca le più drammatiche riempiono la vita quotidiana della gente.
La cosa più grave è che la crisi economica si accompagna sempre a crisi più profonde, quella psicologica, familiare, di rapporto con gli altri. Il grande regista Montaldo ha saputo cogliere magistralmente questi stati d’animo, riuscendo a creare un film davvero eccellente con un cast bravissimo di cui egli stesso, come ci confessa, è molto fiero.
Pierfrancesco Savino è un attore eccezionale e capace di rendere pienamente l’intensità del suo personaggio, Nicola, un industriale in gravi difficoltà come moltissimi al giorno d’oggi, che cerca disperatamente di salvare la sua fabbrica rifiutando, per orgoglio, gli aiuti della moglie e della suocera. Ci dice di aver affrontato volentieri un ruolo impegnativo, perché è cosciente del momento tragico che viviamo tutti noi e riconosce che le gravi difficoltà economiche possono minare i rapporti e creare disordini e traumi nella personalità.
La sua gelosia verrà fuori poco a poco e lo spingerà a gesti estremi di cui dovrà subire tutte le conseguenze…
Carolina Crescentini ( la moglie Laura) è una bellissima ragazza che ha sempre amato e aiutato il marito, ma che vede poi allontanarsi da lei e finisce per cedere alle attenzioni di un personaggio davvero imprevedibile. Carolina ci dice di aver lavorato con grande impegno e di sentirsi onorata della scelta del regista nei suoi confronti. Laura è una donna moderna, dal carattere deciso, ma che può anche soffrire di solitudine e di incertezze.
A proposito della scelta della fotografia in bianco e nero, Montaldo ci confessa che da sempre aveva pensato ad una simile soluzione e che l’effetto (siamo tutti d’accordo) è davvero sorprendente e molto adatto alle vicende del film.
Andrea Purgatori, lo sceneggiatore, si augura che anche i politici attuali vedano il film e che riflettano sulla drammaticità degli eventi che, purtroppo, sono reali e molto diffusi. Basti pensare ai numerosi suicidi che vi sono stati in questi ultimi tempi..
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“L’Industriale” è dunque un film “all’italiana” che ci riporta alla storia contemporanea rappresentata con grande efficacia, a loro tempo, dai grandi registi Visconti, Soldati e Scola.
Un film vero e attuale che riesce a descrivere in maniera profonda la problematica dei giorni nostri in cui siamo tutti, sia pure involontariamente, coinvolti.