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PRIME CINEMA: THIS MUST BE THE PLACE


domenica 9 ottobre 2011 di Silvana Carletti

Argomenti: Prime Cinema


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Arriva sugli schermi il pluripremiato film di Paolo Sorrentino, molto atteso dal pubblico italiano.

SEAN PENN è l’eccezionale protagonista, capace di reggere tutto il film soltanto con la sua splendida interpretazione. Vincitore di due premi Oscar, oltre come migliore attore a Cannes, Berlino e Venezia, Penn riesce ancora una volta a sbalordirci per la sua bravura ed intensità di interpretazione.

Il regista italiano Paolo Sorrentino che ha partecipato con successo a vari concorsi ottenendo un ottimo consenso di pubblico e di critica (Palma d’oro per “Il Divo” al Festival di Cannes), ha firmato anche la sceneggiatura di questa storia che arriva a penetrare nell’animo dello spettatore in maniera inaspettata, trasportandolo in un mondo sospeso tra reale ed irreale dove i sentimenti e le emozioni dominano l’intera trama.

Cheyenne è una famosa rockstar che vive nell’agiatezza e nella noia quotidiana, con il rischio di cadere in una depressione che avanza inesorabilmente..Con lui, la moglie Jane (una bravissima Francis Mc Dormand) che lo aiuta a superare i momenti difficili con ironia e sincero affetto, oltre alla giovanissima Mary (Eve Hewson) che, nonostante la differenza di età, condivide con Cheyenne lunghe mattinate al bar ove i due amici scambiano idee e riflessioni.

La vita della rockstar sembra improvvisamente cambiare quando giunge la notizia della morte del padre con cui il cantante aveva perso da anni ogni contatto. Decide, allora di recarsi nel Michigan per un ultimo saluto al genitore e con la speranza di poter migliorare la propria condizione d’animo.

Inaspettatamente, il viaggio si trasformerà nel desiderio di ricercare un ex gerarca nazista che aveva inflitto torture ed umiliazioni al padre, nei lager di Auschwitz.

Aiutato da Mordcai Midler ( Judd Hirsch), Cheyenne riuscirà a scovare il vecchissimo Heinz Lieven, ma la vendetta tanto agognata subirà delle modificazioni…

Sullo sfondo del racconto, gli straordinari paesaggi di Dublino, del Michigan, di Detroit e del New Messico, con immense distese dai colori autunnali inimmaginabili e fortemente suggestivi.

Il film rappresenta “un viaggio dell’anima” del protagonista il quale si muove sempre trascinando una inseparabile trolley che sembra contenere soprattutto i problemi irrisolti, le incertezze e le angosce che accompagnano un uomo famoso in tutto il mondo e che ora si ritrova solo con se stesso.

Ciò che risulta più apprezzabile nel film di Sorrentino è, a nostro avviso, la scelta dei personaggi, le espressioni del volto, la loro stessa fisicità, oltre, naturalmente, alla indimenticabile interpretazione del protagonista che si afferma, ancora una volta, come uno dei più grandi attori del momento.

 

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