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UNA CERTA STORIA ROMANA - Teatro Tordinona Roma


martedì 1 dicembre 2009 di Comunicato Stampa

Argomenti: Teatro


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Teatro Tordinona dal 02/12/09 al 07/12/09

Roma. Dopo i successi dello scorso anno con la premiata commedia Al solito posto, al Teatro Tordinona via degli Acquasparta,16 - dal 02/12/09 al 07/12/09 ore 21:00 torna in scena la Compagnia del Buonumore con "Una certa storia romana", per la regia di Donatella Cotesta .

Con questa commedia in due atti gli autori Franco Palumbo, il marchese giornalista Giulio de Nicolais ed Enzo Stavolo, segnano con le loro idee la via di una nuova corrente teatrale neoverista, proponendo sul palco una nuova attualissima storia di vita e tipizzando una decina di personaggi della Roma dei nostri giorni.

Nella nuova storia, dove il dramma umano, riproposto in agrodolce, monta dalla necessità di due famiglie, di diversa estrazione sociale, di ottenere assegnata per ciascuna una propria casa in affitto, dopo tanta attesa dal giorno della richiesta fatta ad un Istituto di Case Popolari.

Per un disguido amministrativo, degno esso stesso di comparire sulla Cronaca della capitale, sette persone già provate dal dissesto economico, dalla piaga del gioco d’azzardo di Michele e da quella dell’alcolismo con l’amore per il vino di Romolo, affronteranno assieme le peripezie per riottenere quel diritto alla casa, che sembravano aver raggiunto e che invece è venuto meno.

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Vincenza Mangano

Una trama ricca, una commedia recitata magistralmente in dialetto romanesco, dove vedremo ricomporsi drammi familiari e personali, uno dopo l’altro nel susseguirsi di colpi di scena.

E’ il caso di Matilde Lupi (Donatella Cotesta), del marito Romolo (Pietro Ferracci) della loro giovane figlia Alessia (Chiara Sparapassi), del nonno Nino (Vincenzo Bonanno); ma è anche il dramma di Michele de Lupis (Eugenio Cardinali), figlio del compianto Cav. de Lupis, di sua moglie Wilma (Daniela Bacchi) e del figlio Carlo (Francesco Rizzi). Significativo il ruolo di Gennaro Russo (Vincenzo Miceli), napoletano, attempato ed opportunista portiere dello stabile popolare di via Oberdan e quello del notaio Sperandio (Vincenza Mangano).

Fondamentali i suggerimenti della sora Menica (Mimma For Rever) l’inquilina del piano di sopra, che, con le sue ermetiche e colorite battute, va a svelare l’affetto di due giovani, i quali, superando il dramma vissuto dalle rispettive famiglie, forti degli insegnamenti dei nonni e del desiderio di accogliere una nuova vita che nasce, confidano nella provvidenza, aprono il proprio cuore all’amore e progettano una vita ricca di valori, fondata sul lavoro.

F.C.

 

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