Il film di Neil Jordan ci propone un giallo psicologico ad alta tensione, con una protagonista , due volte Premio Oscar, Jodie Foster che riesce a catturare l’attenzione dello spettatore, per un senso di estrema comprensione e solidarietà verso la sua inimmaginabile sofferenza. Ci si domanda: “Quale può essere la giustizia? E’ ammissibile la vendetta personale?” I dubbi crescono, a mano a mano che la storia si dipana, in una New York caotica, anonima, pericolosa, ma pur sempre affascinante. La vicenda di una donna coraggiosa cui viene tolta, drammaticamente e con violenza, l’unica ragione di vita, non può che coinvolgere e commuovere.
Con Jodie Foster (Erica Bain), l’ispettore di polizia Sean Mercer (Terrence Howard), entrambi trascinati dagli eventi in un crescendo di colpi di scena e di avventure, al limite della sopravvivenza. Finale a sorpresa, ma appagante per lo spettatore.
Un film in cui il thriller si mescola all’analisi dei sentimenti e degli stati d’animo, con un’eccezionale interprete femminile.
Silvana Carletti