Scritto e diretto da Saverio Costanzo, presentato al festival di Berlino, il film è un’analisi introspettiva dello stato d’animo di chi decide di abbandonare il mondo per dedicarsi alla vita sacerdotale. Il periodo di noviziato, banco di prova per molti giovani, è un’esperienza durissima, dominata dal silenzio e dalla rinuncia. La trama del film consiste nel descrivere le reazioni psicologiche dei novizi, in particolare di Andrea (Cristo Jivkov), il protagonista, di Fausto (Fausto Russo Alesi) e di Zanna (Filippo Timi), ognuno con un trascorso diverso e con carattere e personalità differenti e controverse. Il film gioca soprattutto sui primi piani molto intensi che rivelano pensieri ed emozioni spesso violente, ma sempre sofferte.

C’è chi resiste alla prova, deciso a proseguire la vocazione religiosa, c’è invece chi abbandona il convento.

Un film originale e ricco di spunti di riflessione, sulla scia del “Grande silenzio”, ma con un maggiore coinvolgimento dei personaggi e dei loro sentimenti

Silvana Carletti