La tragedia dell’11 settembre sconvolse il mondo intero e determinò paura, sbigottimento e un grande dolore. Le immagini del disastro che seguirono il terribile evento, le cronache, i racconti coinvolsero i media di tutto il mondo e negli anni che seguirono, si parlò soprattutto delle conseguenze politiche, economiche, sociali, dei rapporti internazionali, dei danni subiti, del numero enorme delle vittime, dell’assurdità di un attacco che la nazione più forte del mondo non aveva potuto affrontare, nè tanto meno immaginare nella sua imprevedibile dinamica.
Soltanto a distanza di tempo, uscirono nella cronaca le storie personali di alcune vittime, si rivelarono particolari drammatici e commoventi, si passò dal generale al particolare, con descrizioni e ricordi di uomini e donne che in quel tragico momento, si trovarono ad essere vittime innocenti ed inconsapevoli di un avvenimento che passerà alla storia.
Su quest’ultima considerazione si basa il film di Oliver Stone “World trade center” che descrive le vicende vere di due poliziotti della Port Authority Administration, gli ultimi estratti vivi, dopo 24 ore passate sotto le macerie delle Twin Towers. Si tratta di un inno alla sopravvivenza, un elogio senza fine ai due eroici protagonisti che vengono seguiti attimo per attimo nella lotta per la vita, nei loro pensieri, nei sentimenti, nei ricordi e, contemporaneamente, viene proposto l’ambiente familiare, ove le mogli, i figli, i parenti disperati si danno da fare freneticamente per avere notizie, portare aiuto e sperare in un miracolo che forse potrebbe accadere…Ottimo il film, dagli effetti speciali sorprendenti.
Con Nicolas Cage, Michael Pena, Maggie Gyllenhaal e Maria Bello. Dal 13 Ottobre nei Cinema.
SILVANA CARLETTI