https://www.traditionrolex.com/30 MATTEO MANZITTI: UN GIOVANE MUSICISTA-Scena Illustrata WEB

INFORMAZIONE
CULTURALE
Aprile 2024



HOME PAGE

ARCHIVI RIVISTA

Articoli on-line 7716
Articoli visitati
5317993
Connessi 28

INDICE GENERALE
INDICE MENSILE
RUBRICHE
PASSATO E PRESENTE
EVENTI
ITINERARI E VIAGGI
AVVOCATO AMICO
COSTUME E SOCIETA’
QUADRIFOGLIO
TERZA PAGINA
LETTURE CONSIGLIATE
CULTURA
SCIENZA E DINTORNI
FILATELIA
ARTE E NATURA
COMUNICATI STAMPA
MUSICA E SPETTACOLO
SPORT
ATTUALITA’
LIBRI RECENSITI
AUTORI
Argomenti

Monitorare l'attività del sito RSS 2.0
SITI AMICI

a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri
Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by LDVRoma

Ultimo aggiornamento
29 aprile 2024   e  



Sito realizzato con il sistema
di pubblicazione Spip
sotto licenza GPL

MATTEO MANZITTI: UN GIOVANE MUSICISTA

“Noël - una meditazione sul Natale”: successo dell’Eutopia Ensemble al Palazzo Ducale di Genova.
martedì 1 gennaio 2013 di Giovanna D’Arbitrio

Argomenti: Musica, Concerto, Balletto


Segnala l'articolo ad un amico

JPEG - 8.3 Kb
Palazzo Ducale - Genova

Il 21 dicembre 2012 alle ore 21,00, nella Sala del Munizioniere del Palazzo Ducale di Genova, ha avuto luogo il concerto “Noël - una meditazione sul Natale” a cura del compositore e direttore d’orchestra Matteo Manzitti, eseguito dal gruppo Eutopia Ensemble (sestetto d’archi e quattro solisti vocali) con voce recitante di Silvia Degrandi che ha letto passi del Vangelo apocrifo di Tommaso.

Come l’autore stesso spiega nella presentazione dell’evento, “Noël” è una composizione che guarda il Natale non solo come celebrazione della nascita di Cristo, ma come “l’atto di fondazione di un nuovo pensiero” sul quale le parole di Tommaso, più sintonizzate con la sensibilità dei nostri tempi, ci inducono a riflettere, ad interrogarci su noi stessi, a capire con l’aiuto della musica e infine a “diventare ed essere quel pensiero” anche nella nostra epoca .

JPEG - 7 Kb
Sala del Munizioniere
Palazzo Ducale - Genova

Matteo Manzitti, nato a Genova nel 1983, laureato in scienze politiche, si è diplomato in composizione al Conservatorio di Milano sotto la guida del Maestro Fabio Vacchi, si è specializzato poi a Siena, Firenze e Berlino. Ha al suo attivo numerose esecuzioni di lavori che vanno dalla musica da camera alla musica sinfonica. Tra le sue composizioni di maggior successo ricordiamo “la Luce dell’Ombra”, movimento per pianoforte e orchestra e “Invisibili”, la sua prima opera lirica. Attualmente egli sta lavorando a un nuovo brano commissionatogli dal prestigioso “Ensemble Sentieri Selvaggi” che verrà poi eseguito da lui nell’aprile 2013 a Milano.

JPEG - 8.3 Kb
Fabio Vacchi

Sul suo blog si possono leggere idee e concetti interessanti come i seguenti: - Sono interessato alla musica. La trovo prima di tutto misteriosa. Trovo misterioso il fatto che una così invisibile, così intoccabile, possa produrre effetti così dirompenti. Sono interessato al perché di questi effetti, al come la manipolazione di un materiale espressivo di cui siamo tutti circondati quotidianamente (il suono) possa invece causare momenti così interiormente straordinari. Sono interessato a comprendere quanto questi meccanismi possano essere studiati, modellati e riprodotti. Credo che la musica, quando è bella, contiene sempre un messaggio di saggezza.

Ma i miei pensieri non sono mai stati esclusivamente rivolti al linguaggio musicale. Sono cresciuto in una famiglia che mi ha insegnato a guardare oltre i propri interessi privati, al di là del proprio orticello. I miei genitori mi hanno sensibilizzato molto a non considerarmi unicamente una persona, ma anche e soprattutto un cittadino. Proprio per questo è nata in me forte la necessità di non studiare solo al Conservatorio ma anche di frequentare la facoltà di Scienze Politiche.

A un certo punto della mia carriera di studente però la vita mi ha fatto conoscere il dolore, il dolore d’amore prima e poi soprattutto il dolore del lutto familiare. L’incontro con il dolore ha cambiato la mia esistenza, la fragilità emotiva ha fatto crollare tutte le mie sicurezze intellettuali e mi ha obbligato a ripartire dall’universo delle mie emozioni più nascoste. Ho imparato ad affinare il mio sguardo interiore, ho imparato ad essere consapevole del mio corpo e dei miei pensieri. Questo cammino di crescita, che per me è stato vissuto prima di tutto come un’ urgenza, ha cambiato il panorama delle mie categorie. Ha cambiato il mio modo di vedere la musica, la società e la politica…

PNG - 29.7 Kb
Utopia Ensemble

Sono sempre più convinto che l’educazione debba passare attraverso una attenzione al mondo emozionale perché il suo potere su di noi è molto maggiore dell’attenzione che gli rivolgiamo. Non ci può essere un’ etica senza un’etica delle passioni, e l’analfabetismo emotivo che oggi è evidente nelle nuove generazioni è un fenomeno preoccupante quanto il crimine organizzato, per il futuro della nostra società. Sono quindi interessato a un’educazione dei sentimenti che però vada di pari passo a un’educazione scolastica di base fondata sull’autonomia di pensiero più che sulla verticalità del sapere. Meno informazioni e più elaborazione individuale. …. due orientamenti: l’attenzione al linguaggio emotivo e la pratica di un pensiero antidogmatico, sono i pilastri su cui oggi fondo la mia ricerca musicale… La musica va pensata per essere ascoltata e di conseguenza deve relazionarsi alla complessità del nostro apparato percettivo…..Proprio per questo per me la musica è una grande via di integrazione tra il corpo e la mente; ne ho la prova quando scrivo: è solo in quei momenti che mi sento veramente integrato, centrato….Quando scrivo ho l’impressione di non essere più il burattino del mio inconscio, ma di avere davanti a me un’enorme energia irrazionale che chiede di declinarsi in una forma.

PNG - 45.7 Kb
Matteo Manzitti

E questo rapportarmi con me stesso attraverso l’atto creativo mi immerge sempre in uno stato di quiete. Quando raggiungo questa quiete ho sempre la sensazione che la musica che ne esce non è solo mia. Ho una convinzione spirituale precisa su questo: credo che al fondo di ogni essere umano, nel core come dice la corenergetica, o nel Sé superiore come dicono altre tradizioni sapienziali, non ci sia qualcosa di proprio, come un oggetto con contorni precisi, no; credo anzi che nel nostro punto più profondo e remoto, ma più vero, ci sia un legame, una relazione con gli altri….. I cambiamenti collettivi possono essere reali e duraturi solo quando corrispondono alla somma delle maturazioni individuali, e le idee migliori, che possono realmente contribuire a un’evoluzione sociale, nascono sempre da una vitalità creativa, più che da uno stato di insoddisfazione, vittimismo e apatia. Ecco quindi le varie costellazioni del mio universo, della mia vita: una vita che vuole tenere insieme ricerca spirituale e impegno sociale; intelligenza emotiva e pensiero critico.

Senza dubbio un modo di pensare elevato, maturo: un giovane colto, sensibile, impegnato responsabilmente in più campi non solo nella musica, poliedrico per attitudini ed interessi, un giovane che sembra smentire con forza tutte le recenti definizioni adoperate con disprezzo contro le nuove generazioni, quali ” bamboccioni, fannulloni, schizzinosi” e quant’altro.

Diversi sono i brani musicali che si possono trovare su You Tube, tra questi ecco “La Luce dell’Ombra”:

Un altro: Matteo Manzitti. Bilal, tragitto di un’anima africana

 

https://www.traditionrolex.com/30https://www.traditionrolex.com/30