La incontriamo in conferenza stampa con il cast e la bravissima attrice tiene subito a precisare che la scelta degli interpreti è un po’ particolare, a cominciare dai nomi: le “Pagnottelle girls” sono quattro ragazze un po’ rotondette, scelte con cura tra cinquecento concorrenti. Cantano e ballano a meraviglia e ce ne offrono subito un assaggio.
Poi ci sono “Il duo baguette”, due ragazzi che dovranno alternarsi nei ruoli di valletti e ballerini tutto fare. Con loro, l’attore Giulio Farnese, amico da anni dell’attrice, che interpreterà un produttore pieno di inventive, ma poco rassicurante. La regia di Manuela Metri, le coreografie di Evelyn Hanack, i costumi della famosa Graziella Pera, le scene di Cappellini & Licheri, le luci di Pietro Sperduti e l’orchestra diretta da Fabrizio Romano completano il cast di uno spettacolo che si rivela ricco di colore, di musica, di canti e soprattutto, di verve. A proposito di brani musicali, c’è sottolineare l’apporto di Andrea Mingardi e Carlo Marrale dei Matia Bazar, nonché l’intervento come arrangiatore del maestro Tonino Esposito.
- Marisa Laurito
- Pagnottelle girls
Marisa ci dice che la regista Manuela Metri, da tempo, le proponeva questo soggetto ed era giunto il momento di portarlo in scena al Teatro Sistina,anche se quattro anni prima era stato presentato in Italia.
Si tratta di un mix di canzoni napoletane tra le più romantiche e celebri, alternate a recitazioni, scketch, canti e balli, in una fantasmagorica atmosfera che coinvolgerà certamente il pubblico, dati il brio e la simpatia della Laurito, una vera kamikaze secondo gli attori, nel costante lavoro di preparazione dello show.
La protagonista, naturalmente è lei, un’eccezionale “one woman show”che propone una poliedrica performance artistica che va dal “café chantant”, alla commedia, alla recitazione di una poesia tratta da Filumena Marturano che riserverà al pubblico una “profumata” sorpresa….
- Marisa Laurito
- Locandina
Marisa ci parla anche delle insicurezze e dei timori che prova ad ogni spettacolo, ma che scompaiono, una volta aperto il sipario.
Si tratta, insomma, di un lavoro che si annuncia divertente, elettrizzante che genera allegria e divertimento.