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INTERVISTA AGLI INTERPRETI DI "MANUALE D’AMORE TRE"


martedì 1 marzo 2011 di Silvana Carletti

Argomenti: Interviste
Argomenti: Prime Cinema


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Ci sono tutti i protagonisti alla conferenza stampa del film “MANUALE D’AMORE TRE” che uscirà nelle sale il 25 febbraio: da Monica Bellucci, bellissima come sempre, a Carlo Verdone, Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Michele Placido, Valeria Solarino, Donatella Finocchiaro e il giovanissimo Emanuele Propizio, il “Cupido del film.

Presenti anche il regista Giovanni Veronesi e i produttori Luigi e Aurelio De Laurentiis. Manca solo Robert de Niro che, dopo Sanremo, è dovuto ripartire.

Il film segue la scia dei due precedenti, ma questa volta affronta tre episodi riferiti a tre periodi della vita: giovinezza, maturità e “terza” età, anche se al giorno d’oggi, è difficile determinare una vera e propria anzianità.

Tre situazioni diverse, comuni a molti di noi, dal tradimento, allo stalking, fino all’amore rinato magicamente tra un uomo non più giovanissimo ed una splendida ragazza.

Come ci dice Veronesi, il film propone temi attuali in maniera semplice, con una grande ironia che sfiora, a volte, il grottesco.

Chiediamo a Monica Bellucci quali sono state le sue impressioni sul personaggio e la partecipazione al film di Robert De Niro.

Ci risponde che si è trattato di un’interpretazione divertente; la sua Viola è una ragazza un po’ infantile, ma molto femminile. E a proposito del bacio con il grande attore americano?

- Ero imbarazzata, ma lo era anche lui… Credo che ogni donna avrebbe voluto essere nei miei panni!...

Carlo Verdone ci dice che il suo Fabio è un mostro di vanità; un uomo che ama solo se stesso e la sua immagine e che sarà fatto a pezzi da una relazione morbosa ed imprevedibile che gli rovinerà vita e il lavoro. Anche il suo è un personaggio comune ai nostri giorni, preso soltanto dalla carriera e disposto a tutto, ma che finirà miseramente.

Quale è il segreto del suo successo di attore? “Quello di ricercare, anche nei minimi particolari, un difetto, una stranezza, un segreto di una persona e lavorare su questo, destando comicità e divertimento.” Girare il film per lui è stato molto piacevole, soprattutto per il clima che si era creato tra tutti gli interpreti.

Riccardo Scamarcio si è detto soddisfatto del suo ruolo, anche se alcune scene, come quella “notturna” sono state un po’ difficoltose; è un suo destino cinematografico convivere sempre con donne bellissime e affascinanti…

Laura Chiatti risponde alle nostre domande circa la famosa scena del “letto” che sta invadendo face book, dicendo che la stessa faceva parte del copione e che Riccardo è un suo carissimo amico da anni. Le abbiamo chiesto di cantarci la canzone di Luigi Tenco che fa parte di quella scena, ma si è rifiutata di accontentarci…Quel brano, sconosciuto dai più, è molto poetico e adatto all’incontro d’amore tra Micol e Roberto. A proposito di musica,l’intervento del cantante jazzista Raphael Gualazzi, trionfatore del Festival giovani, è stato molto azzeccato e di grande effetto.

Michele Placido ha seguito “da attore” i suggerimenti del regista Veronesi che apprezza moltissimo. Ci parla poi della sua amicizia con De Niro cui ha fatto assaggiare delle mozzarelle molisane che l’attore americano ha apprezzato e gustato volentieri e che dovrà fargli pervenire prossimamente a Cannes, quando si rivedranno.

A proposito dell’uso di inflessioni dialettali sempre più comuni nei nostri film, il produttore Aurelio De Laurentiis ci dice che tale caratteristica arricchisce la comunicazione con il pubblico ed è piacevole e divertente. E’ stata la televisione a lanciare questo tipo di dialogo, ma già, ai tempi di Troisi, il dialetto, a volte incomprensibile, aggiungeva vivacità e facilità di trasmissione di pensiero ed emozioni..

Chiediamo a Giovanni Veronesi, infine, se ci sarà un sequal alla trilogia. Ci risponde che il suo progetto comprende una cinquina di film, anche perché le storie d’amore sono varie e diverse tra loro e occupano sicuramente, una parte importantissima nella vita di tutti.

 

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