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60° FESTIVAL DI NUOVA CONSONANZA MEMORIA E UTOPIA. 60 ANNI di NC

10 novembre – 22 dicembre 2023 A cura di Nuova Consonanza
domenica 26 novembre 2023 di Comunicato Stampa

Argomenti: Arte, artisti


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Il 27 novembre all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, il Festival di Nuova Consonanza omaggia il compositore cèco Ondřej Adámek, fra i più originali e interessanti musicisti del panorama musicale internazionale, con il concerto del Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretto da Tonino Battista.

Il concerto è preceduto alle ore 19 dall’incontro con l’artista nello spazio AuditoriumArte.

Nuovo appuntamento per il 60° Festival di Nuova Consonanza “Memoria e utopia” al Teatro Studio Gianni Borgna dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone lunedì 27 novembre (ore 21) con il concerto del Parco della Musica Contemporanea Ensemble, diretto da Tonino Battista, e il soprano giapponese Shigeko Hata.

Il concerto approfondirà la scrittura del céco Ondřej Adámek, docente quest’anno del workshop di composizione De Musica che ogni anno si svolge durante il festival. Classe 1979, nato a Praga, Adámek è uno dei più talentuosi compositori contemporanei. La sua musica è stata eseguita dalle più prestigiose orchestre ed ensemble in tutta Europa. Noto per la sua ricerca di tecniche esecutive insolite per gli strumenti classici e per la creazione di nuovi strumenti musicali originali, combina nella sua musica una solida architettura formale con un’espressione musicale ben distintiva. Adámek ha studiato composizione all’Accademia delle Arti dello Spettacolo di Praga e successivamente al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi. Nel 2010 si è trasferito a Berlino, dove risiede stabilmente. La sua musica è stata insignita di numerosi premi prestigiosi, tra cui il Synthèse Prize, il Metamorphose Prize e il Grand Prix Tansman.

Il concerto vede l’esecuzione di alcuni dei suoi lavori più rappresentativi e sarà anticipato dall’incontro con l’artista coordinato da Patrizio Esposito (ore 19 AuditoriumArte). La ricerca musicale di Adámek si alimenta di suggestioni provenienti da culture lontane, integrandole nell’ambito di una scrittura originale ed eclettica. In Ça tourne ça bloque (2007-08) che apre il concerto, il soundscape giapponese, fatto di suoni, di voci registrate e osservato in occasione di una residenza del compositore a Kyoto, viene assorbito in un diverso contesto musicale, così come racconta lo stesso autore. «Nel 2007 ho soggiornato per quattro mesi in una residenza a Villa Kujoyama, a Kyoto. Stavo osservando i diversi tipi di voci presenti nella cultura giapponese. A Kyoto possiamo ascoltare nello stesso luogo un tempio dove monaci buddisti cantano meravigliosamente sutra e una cacofonia di dolci jingle elettronici sovrapposti provenienti da un negozio molto vicino al tempio».

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Ondrei Adamek

La dimensione multiculturale è ancora più evidente in Let me tell you a story del 2023, in prima esecuzione italiana, ispirata alla narrativa e alla musica tradizionali coreane su testo dell’acclamato scrittore islandese Sjón, pseudonimo di Sigurjón Birgir Sigurðsson, conosciuto per il suo stile lirico ed evocativo. Le influenze musicali che convivono in questo lavoro sono molteplici e contribuiscono a creare una variegata tavolozza stilistica, arricchita dalla presenza di strumenti che si ispirano alla tradizione asiatica. I due brani citati evidenziano l’attenzione particolare riservata all’indagine timbrica, specialmente relativa alla voce, alla sua particolarità o autenticità. Le voci vengono osservate nella loro musicalità intrinseca, registrate, imitate o riprodotte.

Chiude il concerto Sinuous Voices (2004-09) in cui gli strumenti musicali intendono riprodurre alcuni tipi di vocalità che hanno destato per diversi motivi la curiosità e l’interesse del compositore. “Ho deciso di tradurre il parlato in giochi strumentali – conclude Adamék – in cui gli strumenti ‘sussurrano’, ‘urlano’, ‘articolano’, e dove le loro ‘voci tremano’””.

Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Accademia Tedesca di Roma Villa Massimo e la Fondazione Musica per Roma.

Il 60° Festival di Nuova Consonanza è realizzato, con il contributo del Ministero della Cultura - Direzione generale Spettacolo e Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali, della Regione Lazio con il Fondo Unico 2023 sullo Spettacolo dal Vivo e dell’INPS- Fondo PSMSAD. Il festival, promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 - 2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE.

Info Nuova Consonanza, tel: 06 3700323 / www.nuovaconsonanza.it Ufficio stampa: Sara Ciccarelli, cell 339 7097061, sara.ciccarelli@fastwebnet.it

Biglietti: 15 euro, ridotto 10.

Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone — viale Pietro de Coubertin 10 Tram 2

autobus 168,910,982, nd3 n3s.
area di parcheggio per i mezzi privati

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lunedì 27 novembre Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone

ore 19 AuditoriumArte incontro con Ondřej Adámek a cura di Patrizio Esposito

ore 21 Teatro Studio “Gianni Borgna” ONDŘEJ ADÁMEK

Ondřej Adámek (1979) Ça tourne ça bloque (2007-08) per 10 strumenti e campionatore Let me tell you a story** (2023) per voce ed ensemble Sinuous Voices (2004/2009) per ensemble ** prima esecuzione italiana

Shigeko Hata soprano PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble Tonino Battista direttore

Shigeko Hata Ha iniziato i suoi studi in Giappone e ha vinto il primo premio alla French Vocal Music Competition di Osaka nel 1998. Tre anni dopo ha continuato a studiare al Conservatorio di Parigi con P. Bouveret, diplomandosi con lode nel 2005. Ha frequentato diverse masterclass, con docenti quali N. Stutzmann, M. Hönig, H. Höll e T. Berganza. Ha vinto il premio Nadia e Lili Boulanger insieme al pianista K. Zouganelis e la Toulouse International Singing Competition con M. Guido al pianoforte. Tra gli impegni degli ultimi anni una registrazione con il Magnifica Brass Quintet, la prima esecuzione in Giappone delle Six Orchestral Songs di H. Holliger e l’opera Imademo del compositore ceco O. Adámek a Marsiglia. Ha anche cantato il ruolo della protagonista in Madame Butterfly al Teatro dell’Opera di Saint-Étienne e il ruolo di Pamina in una versione da concerto del Flauto Magico a Parigi.

PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble Diretto da T. Battista, si avvale di interpreti, tra i migliori della scena internazionale, che hanno lavorato a stretto contatto tra gli altri con K. Stockhausen, P. Glass, S. Reich, T. Riley, G. Bryars, U. Chin, I. Fedele, S. Sciarrino, F. Donatoni, M. dall’Ongaro, G. Battistelli, F. Filidei, F. Antonioni, L. Ronchetti. Ha collaborato alla realizzazione di progetti in prestigiosi contesti (Konzerthaus-Berlin, Het Theatre Amsterdam, Nueva Musica-Buenos Aires, Radio Svizzera-Lugano, WPAF-Lahore, Parigi-Festival d’Automne, Biennale Musica di Venezia, RomaEuropa, Nuova Consonanza, Festival Pucciniano, Ravenna Festival) e ha dato vita a importanti prime esecuzioni. Ha riscosso un positivo, spesso entusiasta, riscontro di pubblico e di critica. G. Kancheli: «il PMCE ha dimostrato un’eccellente sensibilità per la sua musica». S. Reich: «l’esecuzione di City Life del PMCE è stata una delle migliori che gli sia capitato di ascoltare», P. Glass: «quella di Roma sarà la prima esecuzione dal vivo. Non potrò essere presente, ma ho fiducia nel PMCE - Parco della Musica Contemporanea Ensemble, formato da musicisti che hanno familiarità con la mia musica».

Tonino Battista La formazione e la pratica della direzione d’orchestra e della composizione gli conferiscono una particolare profondità di comprensione e interpretazione di partiture di tutte le epoche e la capacità di misurarsi alla pari con i nuovi linguaggi, inclusa l’esperienza elettroacustica e quella dell’improvvisazione, qualificandosi tra i più versatili direttori della scena internazionale. Dopo aver studiato Pianoforte, Composizione e Musica Elettronica al Conservatorio di Perugia, studia Direzione d’Orchestra con D. Gatti con P. Eötvös. Nel 1996, a Darmstadt, vince il concorso di direttore d’orchestra e K. Stockhausen lo annovera tra i suoi interpreti preferiti. Dal 2000 al 2004 è direttore principale della Kyoto Philharmonic Chamber Orchestra. Nel 2016 è stato nominato direttore residente per la musica contemporanea dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese. Tra le sue pubblicazioni discografiche, un cd per la ECM con musiche di Scodanibbio e un cd per la Wergo con il Concerto per contrabbasso e orchestra di H. W. Henze. Dal 2009 è direttore principale e coordinatore artistico del Parco della Musica Contemporanea Ensemble all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Ondřej Adámek (1979) Nato a Praga, ha ricevuto commissioni per orchestra, coro, ensemble, opere vocali e per strumenti ed elettronica da prestigiosi ensemble, orchestre e festival di musica contemporanea europei, come S. Rattle e la London Symphony Orchestra con il mezzosoprano M. Kozena, F. Faust e Sinfonieorchester des Bayerischen Rundfunk, Deutsches Sinfonieorchester Berlin, Ensemble Intercontemporain, Klangforum Wien, Lucerne Festival Academy Orchestra, quartetto Diotima, Ensemble Orchestral Contemporain, Agora festival, Donaueschingen festival, Witten festival, Warsaw Automn, Les Musiques festival – Marsiglia. Si è diplomato al dipartimento di composizione dell’Academy of Music di Prague nel 2004 e al Conservatoire National Supérieur in Paris nel 2007. Si è trasferito a Berlino nel 2010 come ospite del programma Berlin Artists-in-Residence del DAAD. La sua musica è stata insignita del Synthèse Prize (Bourges 2002), Metamorphose (Bruxelles 2002, 2004), Primo Premio della Radio Ungherese, premio Brandenburg Biennale (2006), Prix Hervé-Dugardin – SACEM (2009), Grand Prix Tansman (Lodz 2010), il Prix George Enesco 2011 e altri. Nel 2014-2015 è stato composer in residence all’Academie de France, Villa Medici a Roma. Come direttore d’orchestra ha diretto le sue opere Alles Klappt al festival Biennale di Monaco e Seven Stones al festival operistico di Aix-en-Provence. Ha diretto la Deutsches Sinfonieorchester, l’Ensemble Moderne, l’Ensemble Musikfabrik, il Kammerensemble Neue Musik, l’Ensemble Orchestral Contemporain, l’Oslo Sinfonetta, l’Ensemble 2E2M, l’Ensemble Prague Modern, il Vocal Ensemble Accentus – Aix 21, il Chorwerk Ruhr, l’Ensemble Ilinx, l’Ensemble dell’Orchestre National de Lille. Nel 2018 ha fondato l’ensemble vocale N.E.S.E.V.E.N.

 

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