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Schleyer - un precedente del caso Moro?

L’incredibile parallelismo tra due attentati alla democrazia.
giovedì 22 maggio 2008 di Christian Blasberg
Il terrorismo degli anni 70 non fu un fenomeno limitato all’Italia, ma colse un po’ tutta l’Europa centrale ed operò su scala internazionale. Quando gli italiani seguirono paralizzati e angosciati l’evolversi del rapimento Moro, in Germania era già in atto una guerra spietata dello Stato contro i terroristi che avevano dato l’esempio per l’esecuzione del rapimento. Tut-tavia, i due casi non furono uguali… Trent’anni fa l’Italia visse (...)


In risposta a:

Schleyer - un precedente del caso Moro?

giovedì 8 novembre 2018

Dunque aveva ben ragione Mino Pecorelli : l´agguato di via Fani è un atto di guerra, preparato e attuato con tattica militare da professionisti addestrati in scuole di guerra di altissimo livello - i tiratori scelti dall´alto - e da manovalanza reclutata su piazza per il piano strada. Il tutto è coordinato via radio da Camillo Guglielmi e altri agenti di gladio.

Il via è dato da cecchini militari dall´alto che centrano i 2 autisti di Moro. Gli agenti di destra, Leonardi Zizzi e Iozzino, escono istantaneamente dalle auto con le armi in pugno - pistola per Iozzino, M12 per Zizzi e Leonardi. Almeno 2 di essi riescono a fare fuoco, Iozzino e Zizzi o Leonardi, e a colpire sia il primo e secondo piano di via Fani 106, dove evidentemente hanno avvistato almeno uno dei cecchini dall´alto, sia uno o più dei " brigatisti " sul piano strada, come attesta la pozza di sangue in una delle auto usate per la fuga. E invece la vulgata di regime ha voluto farci credere per 40 anni che gli eroici agenti della scorta fossero degli incapaci se non anche dei vigliacchi. Ci fu un violentissimo conflitto a fuoco.

Ma l´agguato è militare, la sorpresa è in parte riuscita, almeno 4 tiratori scelti dall´alto colpiscono i 3 agenti al cranio e al cuore con colpi mortali. Inquinatori poi , predisposti in attesa sul piano strada,come ad esempio bruno barbaro agente di gladio, rimetteranno in auto i corpi di Leonardi e Zizzi, preso per morto, ma non avranno il tempo di fare lo stesso con Iozzino, e fanno sparire gli M12.

Zizzi è ancora vivo, i proiettili non sono mortali, ma l´ambulanza viene deliberatamente ritardata fino a fargli perdere troppo sangue per essere salvato.

E chissà, forse agenti di gladio travestiti da crocerossini, gli sparano pure nell´ambulanza. Sarebbe molto interessante sapere i nomi dei componenti l´equipaggio dell´ambulanza che portò Zizzi al gemelli.

È da vomito, che in 40 anni nessuno li abbia interrogati.Quel che si conosce è il nome del primario chirurgo che lo operò : lo stesso terrorista di regime, prof. castiglioni, che 3 anni dopo fece finta di operare l´attore woytila karol dopo il finto attentato al papa del maggio 81.

Quando si dice essere in buone mani...



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