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Rubrica: CULTURA

BERGAMO E BRESCIA ASSIEME PER LA CITTA’ ILLUMINATA

Capitali della cultura 2025
mercoledì 5 aprile 2023

Argomenti: Italia

Nell’anno della Capitale Italiana della Cultura 2023, Bergamo e Brescia avviano il racconto della trasformazione delle due città che, seppur diverse nella storia e nella forma urbana, compongono un disegno orientato a un comune futuro.

La nomina di Bergamo e Brescia a Capitale Italiana della Cultura 2023, avvenuta nel luglio del 2020, è nata dalla scelta istituzionale di rispondere in modo positivo a una proposta avanzata dalle due città - ritrovate unite nella volontà di «Crescere Insieme» - proprio nel periodo più drammatico dell’esperienza della pandemia. Un riconoscimento alla storia delle due città, al loro patrimonio artistico e culturale e alla loro capacità di rigenerarsi, di proiettarsi fattivamente in un presente fatto di costruzione, di lavoro, di solidarietà e di innovazione.

Un progetto di altissimo profilo per indicare le possibili risposte alle grandi sfide del nostro tempo, che Bergamo e Brescia hanno individuato e sviluppato attingendo da una comune linfa culturale. E’ la testimonianza di una possibile rinascita attraverso la scelta della cultura, come attrattore turistico ma anche e soprattutto come elemento centrale per la formazione civile, la creazione delle competenze, il lavoro e la tenuta sociale ed economica. Nella costruzione del progetto, le due città sono accompagnate da Ministero della Cultura, Ministero del Turismo, Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Provincia di Brescia con l’orchestrazione delle figure chiave Emilio Del Bono, Sindaco di Brescia e Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo.

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Bergamo alta

Due grandi e bellissime città, due poli di una singola area metropolitana che conta oltre 2 milioni di residenti e che è capitale in Italia e in Europa per un insieme di cultura, storia imprenditoriale, livello di benessere, qualità degli investimenti pubblici e privati ma anche come terra di solidarietà e attenzione alle necessità delle comunità e delle persone.

Dal mese di gennaio, Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 è divenuta un laboratorio accessibile a tutti per conoscere i migliori contributi progettuali e creativi finalizzati a tracciare nuove pratiche e collaborazioni. Contributi che verranno dalle istituzioni culturali, dalle imprese, dalla pubblica amministrazione, dal terzo settore. Sono molti i progetti in corso che danno il senso della concretezza dell’impegno congiunto di Bergamo e Brescia e che porteranno all’attuazione di moltissime iniziative per il 2023 e oltre.

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Mura

Tante iniziative animeranno inoltre il programma del 2023 e renderanno Bergamo e Brescia destinazioni irrinunciabili per il visitatore e il turista, italiano e straniero, alla ricerca di nuove opportunità di esperienza e scoperta. Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 sarà una piattaforma di eventi e iniziative di straordinaria attrattività per il turista, che porterà comunque le due città in una posizione di riferimento sulla mappa della “cultura europea”. Si tratta del primo grande esperimento di politica culturale, su scala nazionale, diretto a sostenere la crescita di un territorio guardando al suo sviluppo economico, industriale e sociale. Un progetto che va oltre l’anno della manifestazione nel 2023 per costruire le condizioni di un nuovo futuro per le comunità territoriali e l’Italia.

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Brescia. Capitolium

Tra le aree tematiche di progettazione per il 2023 troviamo: LA CITTÀ DEI TESORI NASCOSTI, l’area che enfatizza il senso della scoperta, del nuovo e dello stupore nel rapporto con il patrimonio culturale, che punta a valorizzare non solo i monumenti storici e i complessi archeologici che hanno dato vita agli attuali assetti dei centri storici ma anche i percorsi che “escono” dalle città per costituire un patrimonio paesaggistico congiunto; LA CITTÀ NATURA, l’area che si fa carico del ripensamento e della riprogettazione del rapporto dei singoli, delle collettività e delle imprese con le risorse naturali, ridisegnando le relazioni tra modalità insediative, forme di consumo, sistemi di trasporto, attività produttive urbane e risorse ambientali in chiave sostenibile; LA CITTÀ CHE INVENTA, l’insieme delle progettualità che vede protagoniste le imprese e le loro Associazioni di rappresentanza, le Camere di Commercio, le Università, le istituzioni di formazione tecnica, che assieme alle istituzioni artistiche e culturali qualificano il territorio come capace di valorizzare i talenti e le migliori pratiche di innovazione per costruire il proprio futuro; LA CULTURA COME CURA, l’area più strettamente legata alla risposta progettuale derivata dalla drammatica esperienza della pandemia. Un’esperienza che ha amplificato le fragilità strutturali e portato la questione della cura al centro del dibattito a livello nazionale ed europeo. La cultura è emersa come strumento di prevenzione e socializzazione, che influenza il benessere delle persone, attraverso processi di inclusione e accoglienza per la costruzione di relazioni di comunità.

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Bergamo. Cappella Colleoni

Prossimi eventi di aprile: il 12 Aprile verranno inaugurate due mostre straordinarie, intitolate “Visioni per un futuro presente. Città, ambiente, comunità”, con le quali verrà dato inizio a un programma di iniziative che raccoglie le migliori energie del territorio, grazie a una forte partecipazione collettiva, per un’azione culturale che possa catalizzare visioni e innovazioni a favore di città vivibili e sostenibili. Città medie dentro aree metropolitane di vasta scala, in cui benessere abitativo e qualità dei servizi, rapporto con la natura e possesso di una forte identità e “differenza” possano entrare nella costruzione del futuro.



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