https://www.traditionrolex.com/30 VLAD DRACULA E IL TEMPO SOSPESO DELLE OMBRE-Scena Illustrata WEB


Rubrica: MUSICA E SPETTACOLO

VLAD DRACULA E IL TEMPO SOSPESO DELLE OMBRE

Al Teatro Brancaccio dal 24 al 29 gennaio
mercoledì 25 gennaio 2023

Argomenti: Teatro

È andato in scena ieri 24 gennaio lo spettacolo tanto atteso di Ario Avecone al Brancaccio, il giovane talento della scena teatrale italiana (“Murder Ballad”, “Amalfi 839Ad”, “Rebellion”, “That’s Amore!”), regista e autore del libretto e di parte delle musiche assieme al Maestro Simone Martino (“Roma Opera Musical”, “Beatrice Cenci”, “La Sirenetta” et altri), autore di alcune delle canzoni originali, in collaborazione con Manuela Scotto Pagliara per l’adattamento letterario e i testi.

Una colonna sonora che mescola molti generi musicali, dal pop al rock, alla modern ballad in modo armonico e mai banale, sottolineando i momenti della storia con intelligenza, senza eccedere nei virtuosismi, dando vita ad uno spettacolo che riesce a catturare l’attenzione degli spettatori sin dalle prime battute. L’allestimento scenico curato dallo stesso Avecone e dal capace Michele Lubrano Lavadera, utilizza impianti snelli che con l’uso sapiente delle luci e degli effetti speciali, merito di Alessandro Caso, evocano e costruiscono le scenografie in uno stile post-industriale e si ispirano alle pellicole cinematografiche come Mad Max o più recenti come lo Sherlock Holmes di Guy Ritchie.

Come ha sottolineato il regista nelle note, la storia di Vlad Dracula così come dal romanzo di Bran Stocker, avrebbe avuto senso solo dandogli un taglio attuale, una storia che possa dar voce alle inquietudini, alla rabbia, alla solitudine che l’animo umano prova nel periodo storico che stiamo attraversando, senza dimenticare il dualismo che si dibatte nell’animo umano: quello tra il bene e il male indagato dal romanzo.

I personaggi sono delineati con le loro ambiguità tra luci ed ombre, la cittadina inglese dove si svolge la storia, è avvolta da una strana nebbia densa, alimentata dalla paura. Un paesaggio quasi lunare, nel quale si verificano inspiegabili sparizioni, morti, mentre il Prof. Van Helsing il bravo Christian Ginepro (“Charlie e la fabbrica di cioccolato” “Cabaret”, “Rocco Schiavone”), alchimista fiero e razionale, cerca una spiegazione logica a quei misteri, il Conte Vlad Tepes interpretato da Giorgio Adamo (“Jesus Christ Superstar”, “We will rock you”, “Siddharta”), misterioso magnate straniero, è ossessionato dal ricordo della prima moglie Elizabeth e colma il vuoto della sua eternità servendosi di altre donne a cui la sorte riserva, la dannazione e un’esistenza senza amore. Come Justina, la brava esordiente Chiara Vergassola (personaggio non presente nel romanzo di Stocker) una delle spose dimenticate che aiuterà il giornalista Jonathan Harker, Marco Stabile (“Jersey boys”, “Dirty Dancing”, “Grease”, “Colorado”, “Domenica in”) bramoso di raggiungere il successo intervistando Vlad, a fuggire. Nelle mani del principe del male finisce la foto della bella moglie di Harker, Mina Murray, Chiara Bergamaschi (“La Bella e la Bestia”, “Pinocchio”, “Il Mago di Oz”, “Murder Ballad”) che riconosce in lei la reincarnazione della sua Elizabeth.

JPEG - 23.1 Kb
Lucy

Altri personaggi conosceremo nel dipanarsi della storia, come il Dott. John Seward, (Paolo Gatti – “Un medico in famiglia 6”, “I Cesaroni 4”, “Siddhara”) e il suo collaboratore Strattford, (Jacopo Siccardi, “Hair” “Murder Ballad”, “Amalfi 839AD”) che indagano sulla sparizione del giornalista; il visionario inventore Renfield (Antornio Melissa – “La Divina Comedia”, “Rosso Napoletano” etc) dalla doppia personalità, la figlia Lucy Westenra (Valentina Naselli, “Jesus Christ Superstar”, “Mamma mia”, “Murder Ballad”) che lo incontrerà dopo averlo creduto perduto o morto anni prima.

I quadri narrativi che prendono vita sulla scena ci portano in un’atmosfera punk-gotica con risvolti thriller che sanno mantenere la suspence fino all’ultima coinvolgente scena, senza dimenticare riflessioni importanti sul senso del tempo, della vita, della morte, dell’amore.

Uno spettacolo innovativo che va oltre l’horror scontato del personaggio e ambisce ad umanizzarlo, a permettere l’identificazione del Vampiro con i tanti vampiri che girano indisturbati nella società, quelli sì i più pericolosi, che si impadronisco delle energie altrui, distruggendo la natura con le loro narcisistiche manie di potere, assoggettando gli essere umani attraverso la manipolazione e l’esaltazione delle loro debolezze.



Diritti di copyright riservati
Articolo non distribuibile su alcun media senza autorizzazione scritta dell'editore

https://www.traditionrolex.com/30https://www.traditionrolex.com/30