https://www.traditionrolex.com/30 MACBETH AL GLOBE THEATRE-Scena Illustrata WEB


Rubrica: MUSICA E SPETTACOLO

MACBETH AL GLOBE THEATRE

martedì 6 settembre 2022

Argomenti: Teatro

Dal 2 al 25 settembre ore 21.00 (sabato e domenica ore 18.00) con la regia di Daniele Salvo

La vita non è che un’ombra che cammina. Un povero attore che si dimena e si pavoneggia per un’ora su un palcoscenico e poi non se ne parla più. Questa battuta di William Shakespeare sintetizza questo spettacolo recitato da attori bravissimi come Melania Giglio, Graziano Piazza e Alessandro Marmorini e tutto lo staff che in modo corale ha emozionato e reso l’orrore di quella che è la tragedia più conosciuta di Shakespeare.

La fortuna di questa tragedia sin dalla sua prima rappresentazione, è nei temi che tocca. I temi fondamentali sono: l’omicidio, la natura del tempo, il fato e le tre comunità presenti nella tragedia: la comunità della luce, quella delle tenebre del male, il mondo degli esseri umani che, posto nel mezzo, viene tirato simultaneamente in opposte direzione dagli altri due.

I protagonisti del Macbeth si muovono in un buio senza tempo. L’ambizione divora le loro menti, le loro anime. Li contamina. Li contagia sino a farli vagare in un’oscurità senza vie d’uscita. Questa atmosfera avvolge tutti i personaggi, muta le loro convinzioni, li spinge a compiere azioni impensabili, complica le cose, inquina, cela il volto del male. La luna guida i loro destini e un’ombra invisibile muove i loro fili. Le tre streghe appaiono e scompaiono e sono loro a mostrare a Macbeth visioni del futuro e a manipolare la sua ambizione omicida in un gioco determinato da forze oscure e magia nera. Lui non chiede cosa fare, sa già cosa farà. Una cosa è certa. il suo desiderio inconfessato di usurpazione del potere, risvegliato dalle tre streghe demoniache, lo condurranno al tradimento e all’omicidio togliendogli definitivamente il sonno.

La realtà dei personaggi del dramma è continuamente attraversata da riflessi, bagliori improvvisi, miraggi, ombre, fantasmi. Il tema della stregoneria era centrale nell’Inghilterra del 1600 e Shakespeare doveva certamente conoscere il trattato sull’argomento del 1597 intitolato “Daemonologie”. Shakespeare aveva certamente anche un intento lusinghiero nei confronti del Re, molto interessato ai temi della stregoneria e del soprannaturale. Il regista riesce a realizzare il suo intento di creare questa atmosfera allucinatoria, di fiaba nera di incubo una realtà scenica che oscilla tra il sonno e il sogno. Nella notte tutto può accadere: si imboccano vie sconosciute, si frequentano esseri ambigui, si può essere circuiti da strani animali, creature sconosciute e situazioni impossibili. Il regista vuole imitare la stessa atmosfera del film di David Lynch: le vie colme di nebbia, le case abbandonate e dimenticate, le ombre affamate di potere, i suoni ambigui ed inquietanti. Macbeth è una storia di lotte di potere tra élite. Il corporativismo, la massoneria, il familismo, le lotte per l’assegnazione delle cariche pubbliche sono all’ordine del giorno. Il tema del testo è dunque fortemente politico che ancora oggi hanno una valenza di richiamo alla moralità.

Macbeth è vittima del suo stesso lato oscuro, che si fa carne in un alter ego formidabile: Lady Macbeth. Una moderna donna di potere, nevrotica, bulimica,, pronta al sacrificio di se stessa per il predominio politico. Ella compie dei veri e propri ricatti emotivi nei confronti del marito, lo spinge a varcare la soglia e diventare un assassino, lo incalza facendo riferimenti continui alla sua virilità, alla sua potenza fisica, manifesta una nera natura femminile che si esplica attraverso il richiamo sessuale. Shakespeare la rende ancora più ambigua ed inquietante nel sonnambulismo, impedendo allo spettatore di avere la certezza del suo pentimento o piuttosto di un animo divorato dalle contraddizioni e dalla pazzia fino alle estreme conseguenze. Questa tragedia ha un potere di fascinazione orrifico, mostra gli effetti di uno smodato desiderio di potere e dominio, che oltrepassando i limiti della coscienza, annienta la natura più umana, togliendo alla vita di uomini e donne il suo senso.



Diritti di copyright riservati
Articolo non distribuibile su alcun media senza autorizzazione scritta dell'editore

https://www.traditionrolex.com/30https://www.traditionrolex.com/30