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Rubrica: LETTURE CONSIGLIATE

Europeana (Due Punti edizioni, Palermo)

LETTURA ORIGINALE DEI COSTUMI EUROPEI NEL XX SECOLO

martedì 1 maggio 2012

Argomenti: Guerre, militari, partigiani
Argomenti: Storia
Argomenti: Recensioni Libri
Argomenti: Patrik Ouredrik

Lo scrittore Patrik Ouredrik, dopo aver abbandonato negli anni ’80 la sua Cecoslovacchia, ha maturato un ripensamento dell’intera storia europea del XX secolo, ed ora in Europeana (Due Punti edizioni, Palermo) dimostra uno spirito acuto e penetrante nel rileggere vicende che hanno cambiato il mondo.

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Patrik Ouredrik

Il lettore può infatti trovare nelle 150 pagine del volume una serie di richiami che ripropongono gli eventi tragici delle due guerre mondiali e della lunga pace fredda e tormentosa. Dalle invasioni militari alle violenze palesi ed occulte è un panorama avvilente di scelte sbagliate le cui conseguenze sono state duramente pagate da popolazioni soggiogate dalla forza di poteri dispotici.

Le masse di soldati che corrono appassionate nelle guerre, di cui non conoscono gli scopi e che comunque sono piegati da interessi sovrastanti le loro rispettive realtà di vita. Le falsità propalate dalla propaganda, la scomparsa di valori autentici, i grandi apparati oppressivi predisposti dal nazismo e da un comunismo che viene meno ai propri stessi principi dimostrano l’assurdità di azioni e di comportamenti che alla luce dell’analisi lucida di Ourednik appaiono paradossali in un mondo sconvolto dalle nuove acquisizioni scientifiche utilizzate non per promuovere il progresso della cittadinanza ma solo per soddisfare le esigenze dei potenti.

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EUROPEANA
Edizione in inglese

Fattore costante delle precise osservazioni dell’autore è l’ironia che guida le sue ricerche, a dimostrazione della contraddittorietà tra speranze di benessere ed amarezza crudele dei risultati, specie a causa e dell’uso dei ritrovati tecnologici, soprattutto dei campi di sterminio in Germania ed in Russia dove risultano negati quei diritti individuali e sociali per i quali grandi movimenti popolari e sociali si erano mossi. Cadono così grandi speranze, contraddette dai dati di fatto, come incontrovertibilmente emerge dai quadri rappresentati nel libro con sorprendenti aspetti di verità, nel paradossale susseguirsi di eventi inintenzionali. In luogo delle armoniose prospettive europeiste e delle agitazioni promosse per migliorare le condizioni dell’umanità si sono prodotti esiti opposti a quelli attesi.

Le organizzazioni umanitarie hanno dispiegato le loro iniziative, ma tra campi di concentramento e violenze quotidiane donne ed uomini in carne ed ossa sono stati sacrificati. Questa la triste realtà esposta in queste focose, quanto limpide, pagine. Il contrasto tra enunciazioni ed esperienze vissute è tanto netto da lasciare interdetto il lettore. Veramente siamo stati tutti così palesemente ingannati? Purtroppo questo è avvenuto. Né la buona volontà dei singoli e dei tribunali hanno potuto ristabilire una giustizia valida. La memoria, caratterizzata dai genocidi, dai tradimenti, dalle constatazioni degli inganni subiti, non può che prendere atto di ciò che realmente è stato il “secolo del progresso”, che ha realizzato scoperte nei campi della medicina e di altre scienze da non avere eguali con i secoli precedenti, ma, nello stesso tempo, virus terribili sono stati iniettati dalla forza bruta dei dominatori che hanno impedito alle grandi masse degli umani di avvantaggiarsi veramente del tanto decantato progresso. Tutto ciò è accaduto.



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