Rubrica: EDITORIALI |
INUTILE PIANGERE SUL LATTE VERSATO…. Editoriale 2012/01Il delicato momento in cui ci troviamo
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venerdì 13 gennaio 2012
Argomenti: Attualità Argomenti: Opinioni, riflessioni Argomenti: Politica Tutta colpa dell’euro? No, tutta colpa dell’uso che se ne è fatto, dei mancati controlli sui prezzi, di una conseguente e dilagante sperequazione, mentre i salari e le pensioni venivano calcolate matematicamente, con le virgole sui centesimi… E adesso, le industrie, il commercio, gli scambi, il turismo tutte le attività commerciali sono bloccate. Negozi vuoti anche durante i saldi, teatri in crisi (forse solo il cinema si salva un po’), viaggi limitati al massimo con vantaggio, se non altro, del traffico, alberghi di media categoria con scarse prenotazioni e, di contrasto, pienone nei centri più alla moda, negli alberghi a quattro o cinque stelle, nei centri benessere più chic e potrei continuare ancora… La crisi ha colpito la media borghesia e le fasce di reddito più deboli, mentre chi non ha problemi di denaro, probabilmente, non si è nemmeno accorto del dramma che la maggior parte degli Italiani sta vivendo… La cosiddetta “casta” ha conservato, se non aumentato i propri privilegi e certamente non ha risentito delle enormi difficoltà economiche che i più devono invece affrontare quotidianamente. Il carburante in ascesa continua non spaventa certamente chi possiede Suv, case lussuose e un alto tenore di vita e che, in moltissimi casi, elude il fisco.
Soltanto adesso ci si accorge del disastro avvenuto lentamente, ma inesorabilmente nel nostro Paese e (forse), per la prima volta, si cerca di porre un benché minimo rimedio a tali drammatiche situazioni. Contro alcune riforme che potrebbero risolvere situazioni ingiuste e dannose, si levano categorie di persone che hanno usufruito da secoli di vantaggi e benefici indiscussi. Il nuovo governo si trova di fronte apertamente e non, opposizioni durissime che certamente non vogliono rinunciare ad atavici privilegi. Forse qualche cosa si riuscirà a fare, ma nel frattempo aumentano i disagi, i contrasti sociali, la disillusione dei giovani che rinunciano a cercare un ben minimo lavoro e vivono di precarietà e di tristezza, mentre i ceti meno abbienti, ridotti alla miseria si rivolgono sempre di più alle mense sociali e alla generosità di enti ed istituzioni umanitarie. Si spera che qualcosa potrà cambiare, ma solo se verrà messo un freno all’ egoismo e alla prepotenza di molti e, soprattutto, se verrà fatta chiarezza e giustizia su fatti e misfatti che hanno dominato il nostro Paese in questi ultimi anni. Diritti di copyright riservati |