Rubrica: ATTUALITA’ |
![]() LA PREGHIERA DELLE MADRIContro tutte le violenze e le guerre
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mercoledì 6 settembre 2023
Argomenti: Opinioni, riflessioni Siamo davvero scioccati dai recenti orrendi casi di stupri e violenze contro le donne, vittime innocenti sia durante le guerre, sia in pace nei paesi cosiddetti civili. La violenza sulle donne è stata definita dall’ONU “un flagello mondiale” al causa della sua diffusione in tutti i Paesi compresa l’Italia. Gli aggressori appartengono a tutte le classi e compiono abusi fisici e sessuali su soggetti adulti e su minori, sul lavoro e in famiglia. Per combattere questa forma di violenza, oltre alle leggi, servono adeguate forme di prevenzione e di educazione”. Purtroppo la violenza contro le donne sta diventando un fenomeno sempre più diffuso nell’ambito della famiglia e in tutta la società, per cui è indispensabile affrontare seriamente il problema in tutti i modi possibili ed immaginabili, un fenomeno giustamente definito dall’ONU “un flagello mondiale”, un comportamento barbarico che, tra vessazioni psicologiche, minacce, violenze e persecuzioni di ogni genere, troppo spesso si conclude con femminicidi in drammatico incremento a livello internazionale. E se questo accade in pace, figuriamoci ciò che alle donne accade in guerra! “Lo stupro in guerra non è un crimine privato né un atto individuale, ma è un’arma. Dove ci sono guerre ci sono stupri perché nei conflitti il corpo delle donne diventa bottino, campo di battaglia. Le donne sono bersagli strategici da colpire per terrorizzare i civili, per distruggere le comunità, e quando è tutto finito sono sempre loro a dover raccontare l’indicibile”, scrive Arianna Farinelli su Repubblica Quante volte ho sognato che tutte le donne di ogni razza e paese si potessero incontrare e lottare insieme contro tutte le violenze e le guerre! E mi è venuta in mente allora la bellissima canzone Prayer of the Mothers (Preghiera delle madri), nata da un’alleanza tra la cantautrice Yael Deckelbaum e un gruppo di donne coraggiose del movimento di Women Wage Peace, sorto nell’estate 2014 durante l’escalation di violenze tra israeliani e palestinesi. Accadde in effetti che il 4 ottobre 2016 le donne ebree e arabe dessero inizio al progetto congiunto “March of Hope” (Marcia della speranza) e così migliaia di donne marciarono dal Nord di Israele a Gerusalemme in un appello per la pace, raccolto da almeno 4.000 donne: con loro c’era anche il premio Nobel per la pace Leymah Gbowee, leader pacifista durante la Seconda Guerra Civile Liberiana nel 2003. Nella canzone, Yael ha unito una registrazione di Leymah con un video pubblicato su YouTube. Ecco La traduzione della “Preghiera delle madri” Un sussurro di vento oceanico
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