Rubrica: LETTURE CONSIGLIATE |
![]() MAURO SCARDOVELLI E IL TEMA DELL’AMOREL’amore è un’azione
di
domenica 22 agosto 2021
Argomenti: Recensioni Libri In un periodo in cui la speranza in un mondo migliore sembra svanire sotto i colpi di pandemie e venti di guerra, sentiamo il bisogno di leggere libri costruttivi che indichino una strada per uscire dal buio di un lungo tunnel per ritrovare un po’ di luce. Particolarmente adatti a tale scopo ci sembrano pertanto i libri di Mauro Scardovelli, nei quali il tema dell’Amore è stato più volte trattato, come “L’Amore è un’Azione” e “Dall’Io al Noi”, (ed. Rizzoli). L’Amore è un’Azione viene così presentato: “L’amore è un’azione. Così come il cambiamento, così come qualsiasi atto trasformativo. Viviamo nella società del tutto e subito, dove ogni cosa ci viene presentata come comoda, eternamente a portata di mano, ma questa non è che un’illusione. Dietro ogni conquista, personale e sociale, c’è invece un lavoro, un percorso, ci sono delle scelte. Con le sue parole semplici e dirette, Mauro Scardovelli ci spiega i motivi per cui oggi ci troviamo disallineati rispetto al mondo, in disarmonia con noi stessi e con le persone che ci sono più care. I motivi per cui abbiamo lasciato che l’Ego, tossico, prevalesse sull’Anima, che rappresenta invece il nostro più genuino impulso vitale. Arrendersi all’Ego significa tradire la nostra vera natura. Significa fallire nel compito che ci è dato alla nascita: diventare chi siamo. Significa, nel migliore dei casi, condurre una vita mediocre, falsa, banale, spenta, senza senso. La buona notizia è che possiamo sostituire le pratiche che favoriscono l’espansione dell’Ego con quelle di cui si alimenta l’Anima. A condizione però di imparare come funzioniamo e di essere disposti a usare disciplina e volontà per perseguire un vero cambiamento”.
In un’intervista di Annalisa Lullo su Terra Nuova, l’autore ha sostenuto ancora una volta che è necessario, invertire la rotta, abbandonare l’ego, liberandosi da zavorre, pensieri e regole ‘inquinanti’ che rendono l’uomo nemico di se stesso e del bene comune. Appare dunque importante avere una corretta visione del quadro politico- economico e sociale, malgrado la costante distorsione massmediatica: solo attraverso un’economia sana e una politica vera, attenta e al servizio dei cittadini, ci si può realizzare pienamente come esseri umani, membri di una comunità. Promuovere una cultura della pace nella società, partendo dalla trasformazione del proprio mondo interiore, significa lottare contro l’epoca neoliberista, un’epoca terminale che potrebbe distruggere la Terra. Ormai i lavoratori sembrano aver perso diritti e non hanno la forza di reagire, piuttosto la lotta è diventata interiore, contro se stessi. “La persona che fallisce, si sente in colpa, si auto rimprovera, si sente frustrata. Non chiede aiuto e sostegno, piuttosto si colpevolizza. Importante dunque ricominciare da noi, per acquistare consapevolezza, approfondire e ampliare la conoscenza e riappropriarsi della dignità, condividendo e agendo insieme, per l’insieme”. Certo, non tutti siamo pronti, ciascuno di noi ha il suo tempo di maturazione, ma è altrettanto vero che sono molte le persone aperte ad un cambiamento, a una trasformazione che parte da dentro e si trasferisce fuori. E poco importa essere pochi perché se davvero quei pochi fanno passi avanti e uniscono le forze si potrà creare una “massa critica” che porterà ad una svolta necessaria a cui anche gli altri potranno aderire. “Di sicuro si tratta di un passaggio storico indispensabile per sopravvivere, un Rinascimento pacifico che urge nel rispetto di noi stessi, dell’altro e dell’ambiente in cui viviamo. In termini di qualità di vita è essenziale maturare questo approccio, tornare al sé ed imparare ad ascoltare la voce dell’Anima. Si può scegliere di continuare a vivere nell’alienazione e fare una vita che spesso non soddisfa, facendo pagare quella tristezza alla famiglia, alle relazioni, all’ambiente circostante o avere il coraggio di cambiare.- egli afferma- Bisogna essere consapevoli che il buio che portiamo dentro si riflette inevitabilmente in quello che è fuori, prima di tutto in famiglia. In altri termini possiamo decidere se vivere come essere umani coscienti, consapevoli, anche sofferenti in alcuni momenti o restare individui tristi, condizionati, gestiti come robot da forze che non conosciamo e dominati da un sistema cui spesso fa comodo questa alienazione. Un sistema che ha una visione separata delle cose, in cui domina la divisione e che distingue come fossero parti non connesse mente, corpo e spirito. Noi invece siamo uno, c’è unione, connessione in ogni nostra parte, al nostro interno e nel riflesso fuori. E’ l’ormai vecchio modello neoliberista che vuole tutto scisso, anche la conoscenza è spesso ‘parcelizzata’, manca una visione olistica delle cose, anche nello studio della malattia ogni analisi è parziale, sintomatica e da questo approccio non può uscire una soluzione vera e definitiva del problema o della malattia”. Mauro Scardovelli, giurista, psicoterapeuta e musicoterapeuta, ha seguito corsi di formazione in terapia sistemica e strategica, psicosintesi, approccio rogersiano, bioenergetica, corenergetica, analisi transazionale, PNL e ipnosi ericksoniana. È stato professore di diritto pubblico presso l’Università degli Studi di Genova e docente di musicoterapia al CEP di Assisi. Nel 1998 ha fondato l’associazione Aleph Umanistica, scuola di crescita personale che coniuga la formazione psicologico-relazionale, interiore e spirituale, con quella costituzionale, relativa al mondo esterno. Personalità poliedrica, ha trovato libero sfogo in diversi campi e varie esperienze che hanno offerto temi per articoli e libri. Giovanna D’Arbitrio Diritti di copyright riservati |