La leggenda, resa universale dal testo di Shaffer e dal pluripremiato film di Miloš Forman, narra la storia di Antonio Salieri, il compositore affermato che, accecato dall’invidia, trama contro il giovane e irriverente genio Wolfgang Amadeus Mozart. Un racconto che, sebbene gli storici lo attribuiscano più all’invenzione di Puškin che alla realtà, si trasforma in un potente apologo sull’ossessione e la meschinità umana.
La regia di Bruni/Frongia esalta la forza drammatica del testo, che pulsa con il ritmo e la profondità di un classico. Lo spettacolo si snoda come un "capriccio allucinato e sontuoso", un sogno tragicomico che scivola progressivamente nei contorni inquietanti di un incubo.
In scena, Ferdinando Bruni è un Salieri magistrale che, attraversando le età della vita come un "deus ex machina", evoca dal passato i personaggi della "sua" storia. Accanto a lui, Daniele Fedeli, già rivelazione in "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte", veste i panni di un Mozart "giovanilmente ingenuo e animato", irriverente e sboccato, ma in cui risplende la "unicità del genio".
I sontuosi costumi, firmati da Antonio Marras, trasportano lo spettatore in un "’700 immaginario" con audaci inserti contemporanei, "un lusso che si fa notare" e che inonda il palco di parrucche, corpetti e sbuffi, mantenendo sempre misura e gusto. La scena è un salone trasfigurato da proiezioni suggestive, dove si muovono un cast d’eccezione: Riccardo Buffonini, Matteo de Mojana, Alessandro Lussiana, Ginestra Paladino, Umberto Petranca, Luca Toracca e la giovane Valeria Andreanò nel ruolo di Constanze, la moglie di Mozart.

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"Amadeus" non è solo un racconto storico, ma un’indagine sulla natura dell’invidia e sulla "guerra fra Antonio Salieri e il suo Dio", dove il campo di battaglia è il genio di Mozart. Come sottolineano le note di regia, Salieri, convinto di un patto divino tradito, vede in Mozart lo strumento di un Creatore che non ha mantenuto la promessa. Inizia così un lento e meticoloso lavoro di demolizione che, pur non arrivando all’avvelenamento fisico, cerca un’immortalità perversa legando il suo nome a quello del Salisburghese attraverso il delitto non commesso.
La critica ha acclamato lo spettacolo, definendolo "esemplare" e "un incanto che pare naturale". Ferdinando Bruni, nel ruolo di Salieri, è descritto come "in stato di grazia", capace di passare dalla vecchiaia alla giovinezza con un cambio di timbro e tono che "padroneggia la scena con autorità, sapienza, divertimento". Daniele Fedeli, un Mozart "eccellente" e "non posseduto, dal genio che gli è stato dato in dono", completa un quadro di "impeccabile coesione" dove ogni interprete è "perfetto".
Orari spettacolo:
• sabato 25, martedì 28, venerdì 31 ottobre, sabato 1 novembre ore 21:00
• sabato 25 ottobre ore 16:30
• venerdì 24, mercoledì 29, giovedì 30 ottobre ore 19:30
• domenica 26 ottobre e domenica 2 novembre ore 17:00
Dal 23 ottobre al 2 novembre al Teatro Ambra Jovinelli di Roma
poi in tour fino a 15 marzo 2026
Amadeus
di Peter Shaffer
uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
traduzione Ferdinando Bruni
costumi Antonio Marras
con Ferdinando Bruni Antonio Salieri
Daniele Fedeli Wolfgang Amadeus MozartValeria Andreanò Costanze Weber, moglie di Mozart
Riccardo Buffonini Venticello, procuratore di informazioni e pettegolezzi
Matteo de Mojana Barone Gotrfried Van Swieten, prefetto della Biblioteca ImperialeAlessandro Lussiana Venticello, procuratore di informazioni e pettegolezzi
Ginestra Paladino Contessa Johanna Kilian Von Strack / Katharina Cavalieri, cantante
Umberto Petranca Giuseppe II, Imperatore d’Austria
Luca Toracca Conte Franz Orsini-Rosenberg, direttore dell’Opera Imperiale
luci Michele Ceglia
suono Gianfranco Turco
assistente ai costumi Elena Rossi, assistente alle scene Marina Conti, assistente alla regia Giorgia Bolognani
produzione Teatro dell’Elfo con il contributo di NEXT Laboratorio delle idee per la Produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo
https://www.ambrajovinelli.org/