Senza alcun dubbio John Steinbeck è stato un grande scrittore capace di raccontare la realtà americana della sua epoca con profondità e sensibilità, lasciando un’impronta indelebile nella letteratura del XX secolo. Le sue opere analizzano le conseguenze della Grande Depressione, la lotta di classe e l’impatto della modernizzazione sull’individuo e la società.
Nato nel 1902 a Salinas, California, e morto nel 1968 a New York, scrittore statunitense di grande successo, vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1962, Steinbeck trascorse un’infanzia serena nella Valle di Salinas a contatto con la terra e la natura. Il padre, John Ernst Steinbeck, di origini tedesche e inglesi, era il tesoriere della contea di Monterey, mentre la madre, Olive Hamilton, di origine irlandese, era insegnante. John ebbe un’infanzia serena, insieme alle due sorelle maggiori Esther ed Elizabeth e alla sorella minore Mary. Frequentò la Stanford University, interrompendo spesso gli studi e sperimentare diversi lavori che in seguito influenzarono le sue opere. Pubblicò il suo primo romanzo, La Coppa d’Oro (Cup of Gold), nel 1929.. La sua fama crebbe con opere come I Pascoli del cielo (The Pastures of Heaven, 1932) , Pian della Tortilla (1935), Uomini e Topi (1937) e Furore (1939) che vinse il Premio Pulitzer.
"Furore" (The Grapes of Wrath), è considerato il suo capolavoro, racconta il viaggio della famiglia Joad dall’Oklahoma alla California durante la Grande Depressione, su temi come la povertà e la lotta per la sopravvivenza.
Anche in "Uomini e topi" (Of Mice and Men) i protagonisti principali sono due lavoratori, due braccianti, George e Lennie, che lottano per il sogno di una vita migliore in un contesto sociale duro e difficile.
Sempre tra i suoi romanzi più importanti ricordiamo "La valle dell’Eden" (East of Eden) che si ispira alla storia biblica di Caino e Abele concentrandosi sui temi di bene e il male, redenzione e libertà;
"Pian della tortilla" (Tortilla Flat) che racconta la vita di un gruppo di amici, i paisanos, nella California rurale; "La luna è tramontata" (The Moon Is down)che evidenzia la strenua resistenza di un piccolo villaggio norvegese all’occupazione nazista e fa riflette su libertà e dignità umana; “La perla" (The Pearl), focalizzato su brama di ricchezza e conseguenze, raccontando la storia di un pescatore che trova una perla rara.
Leggendo le numerose opere di Steinbeck, si deduce che la sua poietica è caratterizzata da crudo realismo, un forte impegno civile, profonda empatia: verso le classi più deboli, costante esplorazione di temi come povertà, ingiustizia sociale, lotta per la sopravvivenza, solitudine, amicizia e ricerca di significato nella vita. Lo stile è semplice e diretto, ma allo stesso tempo poetico e intenso, in quanto spesso arricchito da elementi dialettali e colloquiali capaci di creare un forte impatto emotivo.
Steinbeck coltivò amicizie significative con diversi scrittori e intellettuali, tra cui spicca quella con Edward Ricketts, un biologo marino e filosofo che influenzò notevolmente la visione del mondo, come l’interconnessione di tutti gli esseri viventi. L’amicizia con Campbell, studioso di mitologia, gli permise di approfondire miti e leggende. La collaborazione con Van Doren, critico e biografo, lo aiutò a entrare nel mondo letterario.
Oltre a queste amicizie, Steinbeck ebbe rapporti di stima e rispetto con molti scrittori e intellettuali, contribuendo a una rete di scambi culturali.Coloro che lo hanno conosciuto lo descrivono come una persona molto umana che mostrava una profonda e sincera compassione per gli umili e i diseredati. Molto umile, nonostante il successo, si sentiva a suo agio tra la gente comune. Amava molto la natura che considerava sacra.
Ebbe, invece, una vita sentimentale complicata: si sposò tre volte. Le sue mogli furono: Carol Henning, Gwyn Conger ed Elaine Scott. Steinbeck sposò Carol nel 1930, ma la loro relazione fu tumultuosa, per cui divorziarono nel 1943. Sposò Gwyn nel 1943 ed ebbero due figli, Thom e John, ma anche questa relazione fu infelice e terminò con il divorzio nel 1949. Infine, sposò Elaine nel 1950, restando insieme fino alla sua morte avvenuta nel 1968, all’età di 66 anni, in seguito a una grave crisi respiratoria.
In sintesi, John Steinbeck è senz’altro uno dei più importanti scrittori americani del XX secolo, poiché le sue opere si distinguono per potenza narrativa, profondità psicologica, capacità di riflettere sulla complessità della condizione umana. I suoi romanzi sono stati tradotti in molte lingue e hanno ispirato adattamenti cinematografici e teatrali.
Giovanna D’Arbitrio
P.S.: per maggiori dettagli su vita ed opere si consiglia di consultare il seguente sito:
https://it.wikipedia.org/wiki/John_...