Inaugurata ieri lunedì 26 maggio 2025 uno spazio all’interno della Loggia dei Vini con le opere di Johanna Grawunder e Daniel Knorr protagonisti del nuovo gusto di LAVINIA, il programma d’arte contemporanea a cura di Salvatore Lacagnina, realizzato da Ghella e promosso da Roma Capitale, Assessorato della Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con la collaborazione di Zètema Progetto Cultura, pensato per dialogare con il restauro della Loggia dei Vini nel parco di Villa Borghese a Roma.
All’interno di Villa Borghese, la Loggia dei Vini appartiene al complesso architettonico seicentesco che comprende anche la Grotta ipogea, originariamente destinata alla conservazione dei vini e collegata al Casino Nobile di Villa Borghese con un passaggio sotterraneo. Chiusa al pubblico da decenni, la Loggia è tornata a rivivere grazie al programma di restauro avviato nel 2024. Questo spazio circolare è stato interessato da un progetto che lo restituisse alla città, rivolto principalmente ai fruitori del Parco di Villa Borghese e denominato LAVINIA dal nome dell’artista Lavinia Fontana (1552 – 1614) – tra le prime riconosciute dalla storia dell’arte e presente nella collezione di Galleria Borghese.
Il progetto è stato sviluppato in tre fasi, nella prima si è occupato del restauro della Loggia seicentesca con interventi sulla volta interna, l’affresco centrale e i pilastri; nella seconda si è concentrato nel ripristino dei muri, dell’intonaco e della copertura del padiglione e nell’ultima prevederà il ripristino dell’emiciclo e della sua pavimentazione in cotto. Il restauro effettuato da R.O.M.A. Consorzio, con la cura scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e grazie alla donazione di Ghella realtà imprenditoriale dal 1894, che ha offerto una donazione in opere.
Nell’intento di valorizzare le mura perimetrali che verranno restaurate il prossimo anno, la designer americana Johanna Grawunder (San Diego CA, 1961) ha progettato Wiley a Roma (2025), un’installazione che utilizza una serie di lampade da muro dai colori fluo e proiezione di luce UV. Nell’intento dell’artista c’è la volontà di esaltare la “pelle” del muro, la sua texture frutto di stratificazioni secolari, nel rispetto delle condizioni in cui si trova ma vestendolo di luce. Architetta di formazione, cresciuta con i colori di Ettore Sottsass con cui ha lavorato a lungo, Grawunder si è avvicinata presto al mezzo della luce, cercando di integrare nei suoi progetti principi e scale architettoniche, materiali non preziosi e un’approfondita ricerca tecnologica.

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Al centro della Loggia, esposta l’installazione di Daniel Knorr, artista che esplora il rapporto tra pubblico e privato, indagando fenomeni culturali, politici e sociali. L’installazione è il frutto della riflessione sui rifiuti considerati come una “trachea” della città, che ne testimoniano il respiro, la vita e il consumo. Objet trouvé come quelli compressi tra le pagine di un libro d’artista, ormai alla diciassettesima edizione, grazie ad una pressa con una forza di oltre 50 tonnellate. I libri sono solitamente introdotti da un testo tradotto in una lingua minoritaria del paese nel quale sono realizzati e quello della Loggia dei Vini, è in latino, ripristinando quel legame diretto con la stratificazione culturale e storica di Roma.
Le due nuove opere site-specific si aggiungono alle sedute di Gianni Politi, alla maniglia di Monika Sosnowska che apre il cancello di ingresso, alla fontana d’acqua infinita di Piero Golia e alla leggendaria lupa sulla grata di Enzo Cucchi che lascia intravedere lo spazio dell’antico ninfeo. Introduce a questo spazio fisico e metafisico d’arte, il sentiero Dante Desire Line Poetry Path di Ross Birrell & David Harding che conduce i visitatori catturati dalle parole della Vita nova di Dante, dentro e fuori la Loggia.
L’antica Loggia dei Vini, realizzata tra il 1609 e il 1618 per volontà di Scipione Borghese, era utilizzata per banchetti, libagioni e degustazioni di vini e sorbetti: proprio per questo, ogni inaugurazione del progetto LAVINIA è stato associata a un gusto di gelato, secondo la stagione. Ieri sera l’inaugurazione è stata celebrata all’insegna della primavera da “fragola e basilico” , mentre il Dante (Desire Line Poetry Path) è stato celebrato da un recital per flauto solo, dal titolo Mural, frutto della collaborazione tra l’artista Ross Birrell e il flautista e compositore libanese Wissam Boustany, basata sulla trasposizione in notazione musicale di versi di Mahmoud Darwish.
Grazie all’arte e alla generosità, la città torna a riappropriarsi di sempre maggiori spazi di bellezza e di condivisione.
INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO
LAVINIA - LOGGIA DEI VINI A VILLA BORGHESE
Aperta al pubblico dal 27 maggio al 29 giugno 2025
Opere di Ross Birrell & David Harding, Enzo Cucchi, Piero Golia, Johanna Grawunder, Daniel Knorr, Gianni Politi, Monika Sosnowska.
dal giovedì alla domenica - Ingresso gratuito
www.laviniaroma.com