Inaspettata, dopo 2 fumate nere, la fumata bianca. Ieri, alle ore 18,07.
Robert Francis Prevost, Agostiniano, nato a Chicago, sessantanovenne, è il nuovo Vescovo di Roma.
Acclamato dalla numerosissima folla riunita già da ieri in Piazza San Pietro, rappresenta una moderata continuità con Papa Francesco che può essere accolta con grande favore da tutti i fedeli.
Sarà il pontefice dell’enciclica REREUM NOVARUM che, nel 1891, diede inizio alla dottrina sociale della Chiesa cattolica.
L’annuncio, giunto ieri, alle ore 19 e 13 ha seguito la fumata bianca precedente, mentre un piccolo gabbiano si era avvicinato, ancora una volta, al famoso camino, noto in tutto il mondo.
E’ il Papa della pace che ha pronunciato le sue prime parole specificando che essa deve essere “disarmata e disarmante”, perchè viene da Dio. E’ seguita la benedizione a Roma e al mondo intero perché siamo tutti discepoli di Cristo e dobbiamo avere la certezza del suo amore verso di noi, unendoci in un solo popolo nel segno della pace, seguendo l’esempio di Papa Francesco.
Si è trattato di un discorso già abbozzato in alcune pagine da lui scritte precedentemente, in cui prevale l’invito a seguire gli insegnamenti di Sant’Agostino per unirsi in un unico cammino verso Dio.
E’ seguito, poi, un particolare saluto alla Chiesa di Roma che dovrà essere aperta al dialogo, all’unione tra i popoli nel segno di un sentimento universale.
Applausi ed ovazioni continue dai fedeli presenti verso un Pontefice, già prefetto del Dicastero dei Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina e vescovo di Chiclayo, in Perù, nominato da Papa Francesco a tutti questi incarichi e molto stimato da Lui.
Leone XIV sarà, quindi, un continuatore di un Pontefice indimenticabile, soprattutto per la sua missione di pace in un mondo attualmente dilaniato da guerre e povertà, da continue disuguaglianze e mancanza di giustizia e amore verso il prossimo.
E’ quanto ognuno di noi si augura e spera nel suo animo.
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