Il turismo è un lavoro di squadra e la DMO Expo Tuscia è un progetto integrato per il territorio per portare la Tuscia al mondo. Con l’obiettivo di prolungare la stagione turistica e sfruttare al meglio le tecnologie digitali e il web con un continuo passaparola. La nuova realtà organizzativa vuole valorizzare il patrimonio e l’identità del territorio in una sfida per fare sistema e creare un’offerta integrata e di qualità.
la Dmo (Destination management organization) Expo Tuscia, punta alla promozione della provincia di Viterbo a livello nazionale e oltre, grazie alla collaborazione tra enti pubblici e privati. Vincenzo Peparello, presidente della Dmo, da decenni impegnato nel mondo camerale e della Confesercenti ha creduto e voluto la realizzazione di questo progetto che nasce da un bando regionale sulle destinazioni turistiche con alcune finalità nel territorio, sulla base di peculiarità in particolare la Tuscia e la Maremma.
Partiti con 16 soci fondatori, oggi diventati 35, segno della volontà di crescita condivisa’, i soggetti hanno portato avanti ambiti e cluster: la salute è un aspetto del bando che nell’era post covid punta alla qualità della vita e all’attenzione all’ambiente oltre all’aspetto identitario e culturale.
Si tratta di un progetto utile per il territorio che è ricco di risorse, ma necessita di un coordinamento finalizzato alla visione unitaria. La missione c’è ma si sta lavorando sulla consapevolezza delle peculiarità, di un brand specifico. Un ampio partenariato pubblico-privato è la base necessaria per innescare il cambiamento. Da tanta frammentazione di attori che operano nel campo turistico oggi si è arrivati a fare la rete con una decina di reti di imprese. La Regione Lazio ha individuato la necessità dei partenariati pubblico privato.
La programmazione negoziata per poter fare marketing territoriale ha dato risultati con sette comuni nella DMO.: il Comune di Bassano in Teverina, il Comune di Latera, il Comune di Marta, il Comune di Montefiascone, il Comune di Ronciglione, il Comune di Ascrea (RI) e Università Agraria di Monte Romano, il Cursa Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente, la Confesercenti Roma, l’ARALL Associazione. Regionale delle Autonomia Locali del Lazio, l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, Assonautica Viterbo, AICS Comitato Provinciale di Viterbo e l’Associazione Magazzini Artistici.
Il nuovo punto di riferimento per scoprire la Tuscia viterbese con il suo patrimonio storico e naturalistico, ma anche il folklore, la cultura, l’enogastronomia e l’artigianato è una Tuscia accessibile e più vicina a tutti, un tratto di via Francigena riorganizzato con oltre 60 realtà riunite. Piccole imprese, spesso a livello familiare, soggetti pubblici e privati del settore ricettivo alberghiero ed extralberghiero, settore agroalimentare, con proposte di esperienze da fare all’interno delle aziende con assaggi dei prodotti.
Per la prima tappa di viaggio nella Tuscia scegliamo le bellezze storiche artistiche e monumentali di Bassano in Teverina, uno dei Borghi più belli d’Italia. A soli 22 km da VIterbo e a 9 km da Orte, Bassano in Teverina con circa 1100 abitanti è un piccolo centro già frequentato in epoca etrusca, come attestano tratti di fortificazioni in opera quadrata presenti sotto le murature antiche e una necropoli di tombe a camera.
E’ famosa per la sua Torre dell’Orologio, eretta su base quadrata con lato di 7 metri ed un’altezza di 25. Venne costruita inglobando al suo interno il campanile dell’adiacente Chiesa S. Maria dei Lumi tra il 1559 e il 1571. Questa particolarità unica nel suo genere trattandosi di unico esemplare al mondo fino ad oggi scoperto, rimase nascosta fino agli anni 70 del 1900 dove nel corso dei lavori di restauro fu scoperta la coesistenza delle due strutture.
La Chiesa di Santa Maria dei Lumi è la vecchia sede parrocchiale di Bassano in Teverina ed è posta in corrispondenza della porta d’ingresso del Borgo. Costruita tra il 1100 e il 1200, per via della sua ristrettezza e del progressivo aumento demografico del territorio, cadde in disuso nel 1855, quando venne costruita una nuova parrocchia. Al suo interno si possono ammirare tre dipinti: uno raffigurante il Battesimo di Gesù, uno S. Antonio Abate ed infine un terzo raffigurante la Crocifissione. La Fontana Vecchia, costruita nel 1576 dal cardinale Cristoforo Madruzzo è incassata in una nicchia coperta da una volta a botte.
L’Associazione Vivi il Borgo è un esempio da seguire in tutti i paesi a rischio di spopolamento: nata su iniziativa del Comune per dare luogo a una rete di artigiani locali che vivono e fanno vivere, il centro storico del paese, preservandolo e rilanciandolo. Gli artigiani bassanesi si ritrovano nei loro laboratori ogni giorno per realizzare originali manufatti, con creatività e passione, come se il tempo si fosse fermato.
Visitando il Borgo si possono ammirare le botteghe di Manintuscia con creazioni con tecnica del decoupage ed eco printing; Unmondofloreale: creazioni floreali in tessuto e pannolenci realizzate interamente a mano; Sul filo di Arianna: giocattoli per bambini realizzati in lana d’alpaca e cotone, creazioni di componenti di arredo per camerette realizzate in legno riciclato; Controcorrente: lampade da interno realizzate con pentole, ruote di bicicletta, frammenti di legno e stampelle riciclate; Allevamento Tuscialpaca e non solo: opere a maglia realizzata con lana 100 per cento alpaca; Mani Creative: creazioni realizzate con feltro, lana e sassi; Il Broccante: Lavorazione di oggetti d’arredo dismessi per dare loro nuova vita e oggettistica di alta bigiotteria e d’arredo;
Il Mondo di Patrizia: oggetti realizzati a mano con diversi materiali e idee regalo personalizzabili e Woodenpens: progettazione e realizzazione di penne con legni pregiati e autoctoni, materiale di recupero e resine,infine l’angolo creativo STN: accessori per neonati, bambini, donne, uomini e per la casa; Mayaeventi: creazioni personalizzabili come party kit, coordinati per eventi, partecipazioni. Tutti meritano un’attenzione particolare per chi viene dalle grandi città e vuole riscoprire il senso dell’artigianato, dell’originalità e del prezioso nostro territorio.

- lavori_artigianali_in_panno_lenci
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