Con il governo Berlusconi che dominava quasi tutta l’informazione giornalistica, televisiva, mediatica, insomma, condizionando il giudizio del popolo italiano.
Anche ora, tutte le notizie provenienti dall’attuale governo sono filtrate anticipatamente ed adattate ad hoc, perché giungano modificate, se non errate, alla popolazione televisiva composta soprattutto da anziani che trovano l’unico svago nell’ ascoltare anche per ore programmi di ogni genere, compresi telegiornali e dibattiti politici.
Lo spazio concesso, così, alle opposizioni diventa quindi irrilevante e senza alcun effetto sul giudizio obiettivo di un presente che cade a pezzi…
Per non parlare della drastica riduzione di conferenze stampa o confronti con il giornalismo, in genere,…da parte dell’attuale governo…
Le notizie escono fuori dopo l’emissione di leggi e decreti approvati e con una maggioranza che si ritrova compatta e presente, soprattutto, all’occorrenza.
La “lezione” berlusconiana sul dominio mediatico ha dato e dà ancora i suoi frutti, evidentemente.
La tecnica usata dal Governo è sicuramente la forma più redditizia per ottenere voti e consensi.
Ma fino a quando?
Purtroppo, la realtà è molto diversa da come viene continuamente descritta ed esaltata dai media più influenti ma, prima o poi, i cosiddetti “telemorenti” si sveglieranno da un lungo sonno mediatico correndo, si spera, ai ripari.
Il nostro Paese è tra gli ultimi al mondo, per libertà di stampa (49simo posto) e, per una nazione democratica, ciò finisce con l’essere intollerabile.
La furbizia verrà smascherata di fronte ad una drammatica realtà che peggiora di giorno in giorno, nel momento in cui la maggioranza degli Italiani si renderà conto di essere stati presi in giro e sottovalutati, per anni, nella loro intelligenza.
La storia ci insegna che le verità celate o mistificate non possono durare a lungo e che c’è sempre un rendiconto finale.