Alcuni erano piuttosto scettici e pessimisti, altri, incoraggiati dall’entusiasmo e dalla propaganda dei numerosi media, pronosticavano un risultato, a dir poco “stellare”.
Niente di tutto questo è avvenuto.
Era ed è scontato che un Presidente decisamente sovranista, deciso ad assumersi personalmente ogni decisione e a contrastare qualsiasi forma di opposizione, se non di dialogo, trovasse molto agevole, facile, e persino utile, un contatto amichevole col nostro Governo con cui condivide, attualmente, idee ed azioni.
L’Italia, inoltre, può rappresentare un interessante “cuscinetto” tra oriente ed occidente, sia dal punto di vista terrestre, che marittimo, data la sua posizione geografica .
Una alleanza o, al limite , una sudditanza, potrebbe essere molto utile non solo dal punto di vista strategico, ma anche economico e commerciale, come tramite tra l’ America e l’Europa.
Certamente, un governo italiano non affine alle sue idee, sarebbe stato ignorato e nemmeno preso in considerazione da un Presidente di convinzioni decisamente opposte.
A questo punto, però, viene spontaneo chiedersi se il carattere, a dir poco bizzarro e mutevole di Trump, può essere una garanzia assoluta per l’Italia e per gli estimatori e i fans dell’attuale Governo.
Sarebbe preferibile mantenere prudenza e consapevolezza circa le difficoltà che tutto il mondo sta attraversando e cercare di attenersi ad un clima di obiettività e di realismo.
E, per concludere:
Ci sono proverbi che, da sempre, rappresentano la saggezza popolare e che possono offrirci, anche oggigiorno,utili suggerimenti:
“Non dire 4, se non l’hai nel sacco” e “Chi si loda, si imbroda”