L’universo visionario di Yoshitaka Amano, uno degli artisti giapponesi più influenti e iconici degli ultimi cinquant’anni, è pronto a conquistare Roma. Dal 28 marzo 2025, le prestigiose sale del Museo di Roma a Palazzo Braschi ospiteranno "Amano Corpus Animae", la monumentale mostra ideata e sviluppata da Lucca Comics & Games e curata da Fabio Viola. Un evento che non è solo una celebrazione dei 50 anni di carriera del Maestro di Shizuoka, ma anche una potente affermazione del valore del fumetto, dell’illustrazione e della game art come forme d’arte capaci di creare mitologie contemporanee e comunicare universalmente.
Dopo aver incantato Milano, l’esposizione arriva nella Capitale – promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e Sovrintendenza Capitolina, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura – trovando una cornice d’eccezione. Palazzo Braschi non è solo uno spazio espositivo, ma il suggello di un legame profondo tra Amano e Roma, città da lui amata e fonte d’ispirazione sin dagli anni ’70, in particolare per le sue suggestioni legate alla mitologia greco-romana.
Questa è, infatti, la prima personale dell’artista nell’Urbe, un tributo atteso a un luogo che ha nutrito la sua creatività.
Attraverso oltre 200 opere originali, cel d’animazione e oggetti di culto, "Amano Corpus Animae" ci guida in un viaggio emozionante. Un percorso che dimostra come Amano sia stato, e continui ad essere, un creatore di mitologie moderne. Le sue figure eteree e potenti, nate per l’animazione, i videogiochi o l’editoria, hanno trasceso i loro confini originali, entrando nell’immaginario collettivo di diverse generazioni. Hanno abbattuto le barriere tra "cultura alta" e "cultura pop", dimostrando la forza comunicativa intrinseca del disegno e dell’illustrazione.

- _amano_corpus_animae_ph_monkeys_video_lab.
Dai primi passi negli studi Tatsunoko, fucina di eroi animati come Gatchaman, Hurricane Polimar e Tekkaman che hanno segnato l’infanzia di molti, fino alla consacrazione mondiale con i design per la saga di videogiochi Final Fantasy, la mostra ripercorre un’evoluzione stilistica e tematica unica. Si potranno ammirare gli sketch vibranti, i painting dai colori sognanti, quella commistione inconfondibile di eleganza art nouveau, dinamismo manga e suggestioni occidentali che rende Amano un unicum nel panorama artistico globale.

- final_fantasy_viii_.
L’appuntamento romano si arricchisce di un elemento di straordinario interesse: l’esposizione, per la prima volta in Italia, di opere originali nate dalla collaborazione con Michael Moorcock, gigante della letteratura fantastica e creatore di Elric di Melnibonè. Sei tavole che svelano l’incontro tra due immaginari potenti, quello narrativo di Moorcock e quello visivo di Amano, e che gettano nuova luce sulla genesi creativa che avrebbe poi guidato il Sensei nel dare forma ai mondi di Final Fantasy.

- /particolare_fumetto.
Il percorso espositivo, articolato in cinque sezioni – da "Il ragazzo di Shizuoka" che esplora le origini Tatsunoko e i primi lavori indipendenti (come Vampire Hunter D e Angel’s Egg), a "Icons" che celebra l’impatto sulla cultura pop occidentale (con tavole per Sandman di Neil Gaiman, cover per Batman e Superman, e persino incursioni nella musica e nel cinema), passando per il cuore pulsante di "Game Master" dedicato a Final Fantasy, fino a "Free Spirit" con le opere più mature e il recente omaggio a Puccini per Lucca Comics & Games 2024 – è pensato come una narrazione immersiva. Installazioni site-specific, luci e colori esaltano gli originali, coinvolgendo la memoria emotiva del visitatore e sottolineando come ogni tratto di Amano sia veicolo di storie e sensazioni.
Significativamente, la mostra include anche cinque opere tattili, pensate per il pubblico non vedente o ipovedente. Un dettaglio che rafforza ulteriormente il messaggio centrale: l’arte di Amano, e per estensione il linguaggio del fumetto e dell’illustrazione, è un ponte comunicativo potente, capace di superare barriere fisiche e culturali, parlando direttamente all’anima (Animae) attraverso la forma (Corpus).
"Amano Corpus Animae" a Palazzo Braschi non è quindi solo una retrospettiva su un grande artista. È la celebrazione di un linguaggio visivo che ha plasmato sogni e avventure per milioni di persone, un’occasione per riflettere su come il "disegnare mondi" sia una delle forme più alte e immediate di comunicazione umana. Un appuntamento imperdibile per chiunque creda nella forza evocativa dell’arte, in tutte le sue forme.
Info Utili:
Museo di Roma a Palazzo Braschi, Roma
Da venerdì 28 marzo 2025
• Orari: Mar-Ven 10.00-19.00 (ultimo ingresso 18.00). Aperture straordinarie fino alle 22.00 (ultimo ingresso 21.00) in numerose date specifiche tra cui sabati, alcune domeniche, venerdì festivi e prefestivi, e Pasquetta (21 aprile). Consultare il calendario completo per i dettagli. Catalogo: Seconda edizione arricchita, a cura di Lucca Comics & Games.
https://www.museodiroma.it/