Alla presenza del Sindaco di Napoli, di noti esponenti della cultura napoletana e di molti giornalisti, Sveva Maglietta, membro CDA dell’antica cioccolateria ha affermato che “dedicare l’uovo gigante a Napoli è un atto di amore e di riconoscenza nei confronti di una città che è stata punto di partenza per un’avventura straordinaria. È qui che Isidoro e Onorina decisero di inaugurare, in Vico Vetriera a Chiaia, la Fabbrica di Cioccolato ed è sempre qui che, nel solco della tradizione, la nostra famiglia continua a portare avanti l’arte artigiana del cioccolato. Celebrare Napoli nell’anno del suo anniversario ci sembrava un atto dovuto, ma anche fortemente voluto. È un “Grazie!” simbolico che estendiamo a tutti i napoletani per l’enorme affetto che ci dimostrano ogni giorno”.
Quando il drappo che lo avvolgeva è caduto, l’uovo ha svelato la bellezza della Sirena Parthenope, disegnata a mano dal maestro decoratore della Gay-Odin Fabio Ceraso, per esaltare il mito legato alla nascita di Napoli. La sirena appare immersa tra le onde spumeggianti del mare e la sua figura si staglia sull’immagine del golfo con il Vesuvio avvolto dalle luci del tramonto. Disegnati sull’ uovo anche i volti di personaggi che hanno reso grande la storia di Napoli, come Eduardo De Filippo, Totò, Pino Daniele, Maradona, circondati da alcuni simboli della città come la pizza, il corno portafortuna e la mitra di San Gennaro.
Ricordiamo che la prestigiosa cioccolateria ha origini antiche che risalgono alla Napoli dell’800. una città cosmopolita pienamente inserita in una cultura europea, una città ancora capace di attirare imprenditori stranieri, come i francesi Giulio Huraut e Maria Genevois e tanti altri come Isidoro Odin, giovane cioccolatiere piemontese di origine svizzera.Isidoro si trasferì a Napoli nel quartiere napoletano di Chiaia dove aprì la prima elegante bottega in via Toledo, inaugurando in seguito la fabbrica di via Vetreria, ancor oggi situata in un antico palazzo liberty, dove produce in modo artigianale una gamma raffinata e gustosa di cioccolato. Isidoro Odin, sposato con Onorina Gay (da cui deriva il nome dell’azienda Gay-Odin). Negli anni Sessanta l’azienda Gay-Odin passò alla famiglia Castaldi: il passaggio non apportò cambiamenti nel metodo di lavorazione, poiché Isidoro continuò ad aiutare Nino e Giulio Castaldi. In seguito, essi affidarono al nipote, Giuseppe Maglietta, l’amministrazione dell’azienda, che la curò per circa 50 anni. Dopo la sua morte, a dirigerla sono stati sua moglie, la dott. Marisa del Vecchio Maglietta e i suoi figli Sveva, Dimitri e Davide.

- la_sottoscritta_con_marisa_del_vecchio-
Quest’anno si è sentita molto la mancanza di Marisa Del Vecchio Maglietta, mia cara amica volata incielo troppo presto. Anch’io purtroppo non sono stata presente per problemi di salute, ma mio marito, ing. Savivno de Rosa per fortuna è andato e mi ha fornito foto e video per questo articolo. Lo scorso anno Marisa spiegò come era nata l’idea di realizzare un tale uovo. “L’idea è nata quasi per caso. Il primo uovo gigante lo abbiamo realizzato 30 anni fa, commissionato da una grande azienda che lo volle utilizzare per inserirvi all’interno una grande quantità di pacchetti regalo destinati ai propri dipendenti- ha spiegato Marisa Del Vecchio- Dopo quella commissione, abbiamo dato vita ad una tradizione che si ripete ogni anno con l’avvicinarsi della Pasqua”.
E così andando a ritroso negli anni, ci sembra giusto ricordare che nel 2023 l’uovo fu dedicato a Massimo Troisi, un doveroso omaggio al celebre attore, regista, poeta e sceneggiatore napoletano che il 19 febbraio dello scorso anno avrebbe compiuto 70 anni. Nel 2022 fu la volta di Procida, Capitale Italiana della Cultura. Nel 2021 l’uovo fu dedicato a Dante per commemorare i 700 anni dalla scomparsa del Sommo Poeta. Il tema del 2020 fu l’Albero della Vita, chiaro messaggio di speranza, un’immagine archetipa di energia e positività nel momento buio segnato dall’inizio della pandemia. Per la Pasqua 2019 l’enorme uovo celebrò le Universiadi, evento sportivo e culturale coinvolgente atleti universitari a livello internazionale. Nel 2018 Il tema fu la Speranza, raffigurata con una Napoli dal cielo azzurro ma pieno di nuvolette con positivi desideri per la soluzione di problemi ancora irrisolti, come strade senza buche, città pulita, lotta alla criminalità, politica efficiente e perfino l’ambito scudetto per la squadra di calcio!
Nel 2017 il tema fu quello dei Musei Partenopei che fu scelto per il boom del turismo a Napoli, grazie alla nuova linfa dei musei partenopei, in particolare il Mann e quello di Capodimonte, disegnati entrambi sull’uovo. Nel 2016 l’uovo fu dedicato alla Apple che aveva scelto Napoli per realizzare un polo di ricerca per le nuove App della casa di Cupertino. Il decoro rappresentava una veduta del golfo di Bagnoli con il Vesuvio eruttante computer e smartphone. Nel 2015 il tema fu quello della Grande Expo e la decorazione mostrava la nostra Penisola con tutti i suoi piatti tradizionali e il messaggio “Nutriamo bene il pianeta “per esaltare cibo di qualità. Nel 2014 l’uovo tributò un omaggio a Paolo Sorrentino, vincitore del premio Oscar per il film La Grande Bellezza, nonché alle città di Roma e Napoli.
A questo punto ci fermiamo, poiché l’elenco sarebbe davvero molto lungo e concludiamo non solo con un encomio alla compianta Marisa del Vecchio, ma anche a Sveva Maglietta e ai suoi familiari e collaboratori che ancora una volta hanno confermato un grande amore per Napoli, perseguendo con costanza l’obiettivo di valorizzarne eccellenze territoriali, significativi personaggi ed eventi.
Nel Logo: La Signora Sveva Maglietta con il Sindaco
Giovanna D’Arbitrio