https://www.traditionrolex.com/30 Giuseppe De Vito. Portici 1924 Firenze 2015 -Scena Illustrata WEB

INFORMAZIONE
CULTURALE
Aprile 2025



HOME PAGE

ARCHIVI RIVISTA

Articoli on-line 8662
Articoli visitati
9537834
Connessi 6

INDICE GENERALE
INDICE MENSILE
RUBRICHE
PASSATO E PRESENTE
EVENTI
ITINERARI E VIAGGI
AVVOCATO AMICO
COSTUME E SOCIETA’
QUADRIFOGLIO
TERZA PAGINA
LETTURE CONSIGLIATE
CULTURA
SCIENZA E DINTORNI
FILATELIA
ARTE E NATURA
COMUNICATI STAMPA
MUSICA E SPETTACOLO
SPORT
ATTUALITA’
SALUTE
LIBRI RECENSITI
AUTORI
Argomenti

Monitorare l'attività del sito RSS 2.0
SITI AMICI

a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri
Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by LDVRoma

Ultimo aggiornamento
17 aprile 2025   e  



Sito realizzato con il sistema
di pubblicazione Spip
sotto licenza GPL

Giuseppe De Vito. Portici 1924 Firenze 2015

MOSTRA AL MUSEO DONNAREGINA DI NAPOLI
venerdì 28 marzo 2025 di Achille della Ragione

Argomenti: Mostre, musei, arch.


Segnala l'articolo ad un amico

È in mostra al Museo Diocesano di Donnaregina a Napoli, la raccolta di Giuseppe De Vito (Portici 1924 – Firenze 2015), grande collezionista e studioso di pittura napoletana del Seicento, attualmente conservata nella villa di Olmo a Vaglia, presso Firenze, sede della Fondazione Giuseppe e Margaret De Vito per la Storia dell’Arte Moderna a Napoli, da lui costituita nel 2011 con lo scopo di promuovere gli studi su questo periodo artistico.

Giuseppe De Vito, con la sua fondazione ha una ricca collezione di quadri antichi. Sono 35 tele di medie e grandi dimensioni tutti capolavori della pittura del Seicento napoletano, perché raccontano il “secolo d’oro della pittura napoletana” (che poi è diventato anche il nome di una rivista di settore, di cui ho tutti i fascicoli nella mia libreria).

Questi quadri sono esposti, nella sala del coro superiore del Museo Diocesano di Donnaregina. Ci sono i pittori «figurativi del naturalismo caravaggesco» e quelli che avviarono la «trasformazione barocca» (tra cui Caracciolo, Stanzione, de Ribera, Cavallino, Falcone, Vaccaro, Preti e Luca Giordano), e ci sono anche i «pittori specialisti della natura morta» (Recco e Ruoppolo in prima linea).

Sono tutti nomi di Artisti che furono scelti dall’Ufficio Toponomastica del Comune di Napoli per le vie del moderno quartiere Vomero. Perciò ritrovare qualcuno per un Vomerese è come sentirsi a casa.

PNG - 113.3 Kb
/mostra_fondazione_de_vivo_quadri_seicento_donnaregina_

Sono opere dei pittori che avevo già visto sui manuali di storia dell’arte e sulla rivista fondata proprio da Giuseppe De Vito. Ma ammirarli da vicino è stato emozionante, brillano come appena usciti dalla bottega, densi di colore e di chiaroscuro, con sguardi profondi, umani e pensierosi. In queste figure la verità della natura è drammatica, filosofica, immersa nello spazio vuoto del buio e della luce.

 

https://www.traditionrolex.com/30https://www.traditionrolex.com/30