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I BAMBINI: IL FUTURO DELL’UMANITA’

Difendiamo i loro diritti umani
lunedì 10 marzo 2025 di Giovanna D’Arbitrio

Argomenti: Opinioni, riflessioni


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Da quando scrivo su siti on line, ho dedicato molti articoli ai bambini e ai problemi dei giovani. Purtroppo, con il passare del tempo tanti scritti non compaiono più on line.

E anche se risalgono ad anni fa, sono sempre attuali. Scena Illustrata, invece, non cancella mai gli articoli degli autori ai quali è riservata una pagina personale, per cui cercherò di riproporre via via su Scena almeno i miei scritti più significativi a loro dedicati. Eccone 2:

1)GLI OCCHI DEI BAMBINI (I bambini ci guardano) Mentre ascoltavo l’ennesima sconvolgente notizia in TV sulla gioventù di oggi, ho rivisto in un rapido “flash back” tanti episodi della mia vita di madre e di insegnante, ruoli consapevolmente scelti e vissuti “sulla mia pelle”, non imposti da nessuno ed amati profondamente. Quanti bambini! I miei figli, i loro amici, i miei teneri alunni delle prime classi della scuola dell’obbligo, e quelli più grandi delle III classi, quelli che all’improvviso ti sovrastano in altezza e allora ti accorgi che ormai sono adolescenti, desiderosi di affermare la propria identità.

Così, vivendo nella stessa zona da molti anni, alla fine scopri che li conosci tutti e li incontri spesso ovunque tu vada: alcuni salutano da lontano agitando una mano e, per farsi notare meglio, gridano “prof. D’Arbitrio!”, altri si fermano e vogliono raccontare quello che stanno facendo al liceo o all’università o nel mondo del lavoro, quelli più timidi abbozzano un sorriso, poi abbassano gli occhi e passano veloci, quasi timorosi di non essere riconosciuti. E invece io li riconosco tutti, anche quelli che ormai non vedo da anni…..li riconosco da un gesto, dal modo di camminare, da un particolare mai dimenticato, e soprattutto dai loro occhi, dai quali ho appreso tanto, più che da lunghi discorsi o da un continuo dialogare, mezzi di cui comunque ho sempre fatto uso con loro e con i loro genitori, per conoscerli meglio ed aiutarli a “crescere”.

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Occhi tristi per i divorzi dei genitori, purtroppo in aumento in quest’epoca difficile che distrugge in fretta i sentimenti delle giovani coppie , pieni di gioia solo per una lode, un “Bravo!”, arrabbiati, perché sei considerato diverso e gli altri ti escludono, assonnati, poiché ti consentono di guardare la TV in camera e di notte ti vedi tutto ciò che non dovresti vedere alla tua età, distratti, se la lezione è noiosa, divertiti, per una “battuta giusta”, diffidenti o tracotanti se tu, insegnante, non sai conquistarti fiducia, stima e rispetto, ma infine pieni di quell’infinito, sincero e spontaneo affetto che solo i bambini sanno donare, quando li comprendi e li aiuti.

Come potrò mai dimenticare la mia “gavetta” nelle scuole di Frattamaggiore, Secondigliano, Rione Traiano, considerati quartieri “a rischio” anche a quei tempi, quando insegnante giovane e carina, ho dovuto affrontare anche ragazzi grandi e grossi, quasi pronti per il servizio militare e “parcheggiati” ancora in una scuola media, perché più volte “bocciati”. Molti non riuscivano nemmeno a parlare in italiano ed io, mandata là allo sbaraglio, costretta ad insegnare inglese! Qualche santo mi avrà dato una mano! Riuscii a farmi ascoltare traducendo per loro le canzoni inglesi e americane che cantavano senza conoscerne il significato e gradualmente, comprendendo i loro seri problemi, potei aiutarli in qualche modo e ottenni insperati risultati. Insegnai così non solo inglese, ma anche italiano e tante altre cose che vanno sotto il nome di “cultura”, ma imparai anch’io da quegli umili e sfortunati ragazzi, spesso con genitori o parenti in prigione, cresciuti in ambienti di estremo degrado, eppure esseri umani, capaci ancora di buoni sentimenti e di sorridere con riconoscenza a chi tendeva loro una mano.

E mi chiedo allora: - Oggi sono così cambiati i giovani? Perché li vediamo sempre più coinvolti in terribili vicende in cui o sono vittime, oppure addirittura carnefici? - Poi guardo i bambini appena nati, così inermi, indifesi, bisognosi di cure e di amore, e dentro di me non riesco ad accettare che possano un giorno trasformarsi in assassini, stupratori, razzisti, camorristi, mafiosi, sadici e violenti picchiatori, terroristi e così via.

Quali sono gli esempi positivi che noi adulti stiamo dando? ,Mi ricordo che se solo qualcuno alzava la voce in famiglia, pronto a litigare, mio nonno diceva sempre: -Stiamo attenti! I bambini ci guardano! - e forse aveva visto il bel film di De Sica che aveva questa frase come titolo.

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2) I BAMBINI E IL MARE (Difendiamo i bambini dai pericoli) Quando i bambini vedono il mare per la prima volta i loro occhi si riempiono di meraviglia e di gioia, talvolta battono le mani e i più grandi e audaci corrono verso l’acqua con le piccole braccia spalancate, guazzando poi felici nelle acque poco profonde, sorvegliati con cura dagli adulti.

Il sole illumina i loro sorrisi che rallegrano la spiaggia, mentre genitori e nonni li guardano incantati per ogni loro prodezza o nuovi buffi modi di gesticolare o parlare per comunicare con il mondo esterno. La sabbia offre loro mille fantastici giochi da inventare: castelli, torri, ponti e altre creative costruzioni, conchiglie li attirano con svariate forme e colori, secchielli, palette e rastrelli e quant’altro sono sparsi intorno a loro. Spesso fanno amicizia e giocano insieme per lunghe ore. Tutto sembra fermarsi in uno spazio indefinibile e in un tempo “sospeso” fuori dalla realtà in cui l’innocenza e la purezza aleggiano nell’aria. Anche gli adulti, lontani da ogni volgarità o bruttura, nell’osservarli ritrovano forse quel magico mondo dell’infanzia che purtroppo dura così poco.

Ci vengono poi in mente quei bambini che non hanno un’infanzia normale, vittime di degrado, fame, malattie, violenze e guerre, costretti a lavorare nelle miniere africane, spose bambine, bambini migranti per i quali il mare diventa una tomba, e ci chiediamo come mai ancor oggi possa accadere tutto ciò. Perché i diritti umani dei bambini vengono costantemente violati? Basta leggere i dati di Unicef o Save the Children per rendersene conto. Una strage di innocenti!

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Vorremmo che tutti i bambini del mondo potessero giocare felici sulle spiagge, vicino al mare, sotto il sole. Eppure, anche qui, sui lidi italiani, si annidano mille pericoli e bisogna vigilare con cura, mai distrarsi: talvolta basta un attimo e all’improvviso arriva il dramma. Quanti bambini rapiti, vittime di pedofili, quanti morti per incidenti banali o crudele fatalità! Sul litorale di Sabaudia, qualche anno fa, morì una bellissima bimba di 5 anni: un avvenimento che sconvolse tutti i bagnanti. Ancora non si conoscono con precisione le cause del decesso. Un malore improvviso? Non si sa, ma sembra assurdo che una giovane vita venga stroncata così, all’improvviso, sotto gli occhi di tante persone. Forse dovremmo imparare a sorvegliare tutti i bimbi che incontriamo sulla nostra strada, come se fossero nostri figli, aiutando così i genitori nel difficile compito di evitare pericoli ed incidenti.

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Con il passar del tempo forse molti dimenticheranno questo triste evento, ma coloro che quel giorno furono presenti non potranno fare a meno di sorvegliare ora con maggiore attenzione i bambini che giocano intorno a noi. Vorremmo vederli sempre felici, protetti e circondati dal vigile amore di tutti gli esseri umani buoni e sensibili. Vorremmo che i loro diritti umani fossero rispettanti sempre e ovunque.

Giovanna D’Arbitrio

 

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