Questo recupero, primo dei dieci progetti previsti dal PNRR nell’ambito della missione Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo, rappresenta una tappa fondamentale nel processo di valorizzazione del patrimonio romano.
La "schola" romana era un concetto poliedrico che indicava un luogo di riunione, un edificio o un gruppo di persone che si riunivano per scopi professionali, religiosi, sociali o educativi. Non corrispondeva esattamente alla nostra idea di scuola, ma era un elemento fondamentale della vita sociale e civile dell’antica Roma. Nel caso specifico della Schola Praeconum del Palatino, l’edificio era il punto di ritrovo del collegio degli araldi (i praecones), svolgendo sia una funzione di sede operativa che di spazio rappresentativo.
La Schola, scoperta alla fine del XIX secolo, è un complesso edilizio risalente al III-V secolo d.C. che, come un ponte ideale, connette il Palatino e il Circo Massimo. Questa particolare posizione ne ha fatto, nel corso dei secoli, un luogo strategico per la sua funzione. Le indagini preliminari e gli scavi recenti hanno portato alla luce una sequenza stratigrafica di ben sette fasi di vita, offrendo uno spaccato prezioso sulla storia di Roma.

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L’edificio si compone di un cortile porticato con tre ambienti voltati. Ed è proprio in uno di questi ambienti, la sala ipogea, che si cela il vero tesoro della Schola: un mosaico in bianco e nero unico nel suo genere, raffigurante una solenne processione di otto figure maschili, vestite con tunica corta e sandali, che recano il caduceo, simbolo di Mercurio. Gli studiosi ipotizzano che si tratti proprio dei praecones, gli araldi o banditori pubblici che annunciavano le cerimonie e i vincitori dei giochi nel vicino Circo Massimo.
Le pareti della sala ipogea sono impreziosite da affreschi, seppur frammentari, che mostrano figure maschili a grandezza naturale intente a banchettare.
I lavori di restauro, guidati dalla responsabile Federica Rinaldi e dalla direttrice Aura Picchione, non si sono limitati al recupero del mosaico e degli affreschi. È stata realizzata una nuova rampa d’accesso che permette di ammirare i resti archeologici, tra cui un pilastro angolare e una colonna in marmo cipollino, e si conclude con una vetrata che offre una vista ottimale sulla sala mosaicata. L’intervento ha previsto un’illuminazione specifica, curata da iGuzzini, che valorizza ulteriormente sia l’interno della Schola che la sua facciata rivolta verso il Circo Massimo, restituendole il suo ruolo nel contesto del Palatino.
Non solo, a beneficio del pubblico, è stata predisposta una mappa tattile con la planimetria della Schola, i nuovi ritrovamenti e brevi testi in italiano, inglese e braille, rendendo il sito accessibile a tutti.
La riapertura della Schola degli Araldi è un’ottima notizia per tutti gli appassionati di arte e storia antica, un’occasione imperdibile per immergersi nel cuore pulsante della Roma imperiale e per scoprire un angolo di bellezza ritrovata, grazie anche al sostegno del PNRR. Il sito è ora completamente accessibile e visitabile, pronto a svelare i suoi segreti e a regalare emozioni.
COME VISITARE LA SCHOLA PRAECONUM
Date al pubblico Dal 3 febbraio 2025
Giorni di apertura Domenica* e lunedì
Orario di apertura 10.00 – 13.30
Orario
percorsi didattici inglese 10.00 e 12.15
italiano 10.30 e 12.45
Modalità percorso didattico accompagnato
turno libero solo domenica, ore 11.00
Biglietti Forum Pass SUPER
Gruppi massimo 20 persone
Durata 75 minuti
Ingresso da Via di San Gregorio
Meeting point Via di San Gregorio
Per info e biglietti www.colosseo.it
Social @parcocolosseo *Ad eccezione della prima domenica del mese