a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
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LDVRoma
Anche quest’anno il Santo Natale trascorre in un periodo di incertezze, di guerre, di condizioni di vita precarie e, soprattutto, di indifferenza e scarso amore tra i popoli.
L’umanità è sopraffatta da guerre, dissidi politici, violenza e corruzione.
Solo tra i più piccoli resta il sogno di una festa attesa tutto l’anno e la speranza di viverla in famiglia con affetto e in armonia.
Natale resta, comunque, una solennità che invita alla riflessione e all’invito di cercare, tutti, di essere migliori.
Di seguito, il ”NATALE” di Salvatore Quasimodo.
Natale. Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l’asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?