I creazionisti credono di atti in un biteismo, gli emanazionisti invece percepiscono interiormente che c’è una coscienza assoluta che emana scintille di sé nell’essere e che tali scintille tornano all’origine dopo la scomparsa dell’individualità penalizzante.
Sia l’Emanatismo che il Creazionismo sono d’accordo sul fatto che l’inconscio costituisce l’ostacolo principale per evolversi spiritualmente, oltre l’ostacolo fisico, in pratica lo psicosoma.
Qualunque cosa prendiamo, per semplice che sia, consente di costruire un teorema. Cosa accade ? Accade che il teorema non sta nei pezzetti ma nel proprio inconscio. Quel teorema li fa vedere, percepire. Che sei uno stupido o un genio, viene a galla quello che preme dall’inconscio. E man mano che viene su è sempre più chiaro, giusto, risolutivo.
Se al posto dei pezzetti, lineette, lettere dell’alfabeto, o qualsiasi cosa, ci metto per esempio le strutture parentali, scatta interiormente un teorema che viene percepito come vero, giusto. In sintesi ottengo un teorema che conosciamo sotto il nome di Biteismo, il principio del bene ed il principio del male.
Può accadere molto spesso che si mettano in atto contenuti inconsci più o meno profondi. Se per esempio ci metto la memoria biologica, e quindi la struttura cellulare, ottengo l’emanatismo, cioè emerge l’intensa percezione di una superproliferazione inarrestabile.
Se ci metto il prebiologico, che tanto affascina l’inconscio umano e lo metto a monte del teorema che mi urge dentro, allora ottengo un profondo teorema che parte dal neutro minerale, e sublimando ho il neutro assoluto.
Se prendo l’horror vacui e lo sublimo ottengo il vuoto, l’estasi. Cosa sogna una parte dell’inconscio ? una dimensione dove non c’è la paura di cadere nel vuoto; cioè un vuoto equilibrato, sicuro, buono.
L’eterno inganno deve far credere qualcosa, dove persino il non credere è un atto di fede, credere fermamente di non credere.
Io sempre subisco il mio inconscio, io sono il mio inconscio… ma più esattamente, l’inconscio è un macroinsieme del quale un sottoinsieme è costituito dall’Io, cioè quello che stupidamente prendo per “il mio io” e che ritengo sia il centro di tutto.