Prima di commentare il film, ci sembra giusto ricordare in breve che Maria Montessori (1870 – 1952) è nota in tutto il mondo soprattutto per il metodo educativo che porta il suo nome, conosciuto a livello mondiale, un metodo basato sul rispetto di libertà, bisogni e tempi individuali di ogni bambino. Maria fu una delle prime donne a laurearsi in medicina in Italia e ad acquisire ulteriori specializzazioni non solo in tal campo, ma anche in altre aree scientifiche. Si impegnò, inoltre, nella lotta contro l’analfabetismo e scrisse diversi libri su temi di pedagogia. Nel 1907 fondò a Roma la prima “Casa dei bambini”. Ecco un’approfondita biografia: https://it.wikipedia.org/wiki/Maria...
Il film racconta l’incontro tra Maria Montessori (Jasmine Trinca) e Lili d’Alengy (Leila Bekhti), all’ l’epoca nota mondana parigina con una figlia disabile, Tina (Rafaëlle Sonneville-Caby), tenuta nascosta per proteggerla dai pettegolezzi dell’alta società. Quando si trasferisce a Roma, decide di portare la figlia da Maria Montessori sperando che possa aiutarla con il suo metodo rivoluzionario per i bambini con difficoltà di apprendimento. Lili non sa che anche Maria nasconde in segreto un figlio illegittimo, ma le due donne, benché molto diverse, riusciranno a trovare un’intesa e ad aiutarsi.
Jasmine Trinca con la sua interpretazione riesce a mettere in rilievo la dignità di Maria Montessori nell’affrontare i suoi problemi, combattuta tra gli ideali perseguiti nel lavoro con i bambini e la gestione della sua stessa maternità, al di fuori di un matrimonio, nel difficile contesto sociale del tempo.
Il film, quindi, appare molto focalizzato sul femminismo, non solo sul metodo d’insegnamento e sul trattamento della neurodiversità, perché secondo la stessa Montessori “un mondo più aperto alle donne metterebbe l’esperienza femminile e la maternità al centro di tutto”. Lili e Maria, due donne molto diverse, sono accomunate dallo stesso problema nel gestire una maternità illegittima.
Anche se il film è solo in parte un biopic, mette comunque in grande evidenza i principi pionieristici della Montessori. Molto significative le scene in cui la Montessori visita dei bambini neuro-atipici prima di decidere di applicare il suo metodo d’insegnamento. A quanto pare, per la sceneggiatura ci si è avvalsi di 3 biografie diverse (quelle di Rita Kramer, di Marjan Schwegman e di Valeria Paola Babini), oltre ai suoi scritti.
Il cast include, oltre agli interpreti già citati come Leïla Bekhti, Jasmine Trinca, Rafaëlle Sonneville-Caby, anche Raffaele Esposito, Laura Borelli, Nancy Huston, Agathe Bonitzer, Sébastien Pouderoux, Pietro Ragusa, Raffaella Ducrey Giordano, Georgia Ives, Stefano Abbati, Gianfranco Poddighe, Renato Sarti. La sceneggiatura è di Catherine Paillé, Léa Todorov, la fotografia di Sébastien Goepfert, il montaggio di Esther Lowe, le musiche sono di Rémi Boubal
- /lea-todorov.
La regista esordiente figlia del grande filosofo bulgaro, Tzvetan Todorov, e della scrittrice canadese Nancy Huston, ha al suo attivo solo un documentario di alcuni anni fa “Saving Humanity During Office Hours”.
Ecco il trailer del film: https://www.comingsoon.it/film/mari...
Giovanna D’Arbitrio