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MARIA MONTESSORI, di Léa Todorov

Un film molto significativo
giovedì 10 ottobre 2024 di Giovanna D’Arbitrio

Argomenti: CINEMA, Film


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Presentato in anteprima nel 2023 al Festival internazionale del cinema di Zurigo, Maria Montessori, di Léa Todorov, nel sottotitolo usa l’espressione "la nouvelle femme" con la quale gli storici solevano riferirsi alle femministe istruite e indipendenti del 1900, capaci di accedere a professioni e carriere riservate agli uomini.

Prima di commentare il film, ci sembra giusto ricordare in breve che Maria Montessori (1870 – 1952) è nota in tutto il mondo soprattutto per il metodo educativo che porta il suo nome, conosciuto a livello mondiale, un metodo basato sul rispetto di libertà, bisogni e tempi individuali di ogni bambino. Maria fu una delle prime donne a laurearsi in medicina in Italia e ad acquisire ulteriori specializzazioni non solo in tal campo, ma anche in altre aree scientifiche. Si impegnò, inoltre, nella lotta contro l’analfabetismo e scrisse diversi libri su temi di pedagogia. Nel 1907 fondò a Roma la prima “Casa dei bambini”. Ecco un’approfondita biografia: https://it.wikipedia.org/wiki/Maria...

Il film racconta l’incontro tra Maria Montessori (Jasmine Trinca) e Lili d’Alengy (Leila Bekhti), all’ l’epoca nota mondana parigina con una figlia disabile, Tina (Rafaëlle Sonneville-Caby), tenuta nascosta per proteggerla dai pettegolezzi dell’alta società. Quando si trasferisce a Roma, decide di portare la figlia da Maria Montessori sperando che possa aiutarla con il suo metodo rivoluzionario per i bambini con difficoltà di apprendimento. Lili non sa che anche Maria nasconde in segreto un figlio illegittimo, ma le due donne, benché molto diverse, riusciranno a trovare un’intesa e ad aiutarsi.

Jasmine Trinca con la sua interpretazione riesce a mettere in rilievo la dignità di Maria Montessori nell’affrontare i suoi problemi, combattuta tra gli ideali perseguiti nel lavoro con i bambini e la gestione della sua stessa maternità, al di fuori di un matrimonio, nel difficile contesto sociale del tempo.

Il film, quindi, appare molto focalizzato sul femminismo, non solo sul metodo d’insegnamento e sul trattamento della neurodiversità, perché secondo la stessa Montessori “un mondo più aperto alle donne metterebbe l’esperienza femminile e la maternità al centro di tutto”. Lili e Maria, due donne molto diverse, sono accomunate dallo stesso problema nel gestire una maternità illegittima.

Anche se il film è solo in parte un biopic, mette comunque in grande evidenza i principi pionieristici della Montessori. Molto significative le scene in cui la Montessori visita dei bambini neuro-atipici prima di decidere di applicare il suo metodo d’insegnamento. A quanto pare, per la sceneggiatura ci si è avvalsi di 3 biografie diverse (quelle di Rita Kramer, di Marjan Schwegman e di Valeria Paola Babini), oltre ai suoi scritti.

Il cast include, oltre agli interpreti già citati come Leïla Bekhti, Jasmine Trinca, Rafaëlle Sonneville-Caby, anche Raffaele Esposito, Laura Borelli, Nancy Huston, Agathe Bonitzer, Sébastien Pouderoux, Pietro Ragusa, Raffaella Ducrey Giordano, Georgia Ives, Stefano Abbati, Gianfranco Poddighe, Renato Sarti. La sceneggiatura è di Catherine Paillé, Léa Todorov, la fotografia di Sébastien Goepfert, il montaggio di Esther Lowe, le musiche sono di Rémi Boubal

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/lea-todorov.

La regista esordiente figlia del grande filosofo bulgaro, Tzvetan Todorov, e della scrittrice canadese Nancy Huston, ha al suo attivo solo un documentario di alcuni anni fa “Saving Humanity During Office Hours”.

Ecco il trailer del film: https://www.comingsoon.it/film/mari...

Giovanna D’Arbitrio

 

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