https://www.traditionrolex.com/30 Il talento di Antonio Ligabue sospeso tra fragilità e follia.-Scena Illustrata WEB

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Ottobre 2024



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Il talento di Antonio Ligabue sospeso tra fragilità e follia.

Al Museo Storico della Fanteria dal 28 settembre 2024 al 12 gennaio 2025
martedì 1 ottobre 2024 di Patrizia Cantatore

Argomenti: Mostre, musei, arch.


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Prodotta da Navigare srl la mostra: Antonio Ligabue – I misteri di una mente, consta di oltre 70 opere provenienti da collezioni private italiane che svelano la sensibilità pittorica e scultorea dell’artista italosvizzero con il patrocinio di Regione Lazio e di Città di Roma, da una iniziativa di Difesa Servizi SpA

Una lettura nuova della vita e dell’arte dell’artista che visse in una personale e solitaria dimensione di grande irregolarità, dominata da una mente irrequieta e instabile. Curata da Micol Di Veroli, Dominique Lora e Vittoria Mainoldi, con oltre 73 opere datate tra la fine degli anni Venti e i primi anni Sessanta del Novecento, provenienti da tre collezioni private di Reggio Emilia, di Parma e di Roma la mostra è unica proprio per la presenza di 31 sculture bronzee raffiguranti una eterogenea rappresentanza di animali, tra i quali cani, caprioli, capre, cerbiatti babbuini, leoni e pantere a cui fanno da contraltare 18 dipinti a olio dai colori pieni, vivaci, e dallo stile inconfondibile, tra i quali anche un celebre autoritratto del 1957, insieme a 3 disegni e 21 puntesecche, distribuite in un percorso cronologico che segue il tema del mondo animale nelle sue eterogeneità: 1. Animali da cortile- un’immersione nel mondo rurale e quotidiano; 2 Animali selvaggi: opere che testimoniano la forza e la ferocia della natura; 3 Cani: un omaggio al legame tra l’uomo e il suo miglior amico. 4 Animali da bosco: rappresentazioni della fauna selvatica e della vita nei boschi; 5 Autoritratti, fiori e campagne: una sezione dedicata all’introspezione e ai paesaggi naturali.; Antonio Ligabue, nel mondo della storia dell’arte sembra ancora non aver trovato un’esatta collocazione all’interno di stili, di correnti, o di movimenti artistici, è rimasto agli occhi dei critici, sospeso tra definizioni di arte Naïf e di Outsider, dove la natura è la protagonista assoluta.

Ligabue seppe sublimare quelle che furono le sue vicissitudini attraverso l’affermazione della sua personalità, malgrado all’inizio “el Matt” (questo il soprannome che gli abitanti di Gualtieri, suo paese adottivo, gli affibbiarono) non fu compreso dai suoi contemporanei, che lo scambiarono per un folle, rifiutando i suoi dipinti e fu solo dopo la guerra grazie al critico Renato Marino Mazzacurati, che gli si spalancarono le porte del successo seppure dopo pochi anni morì.

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Come ha specificato la curatrice Micol Di Veroli, l’arte di Ligabue, è molto vicina a l’Art Brut o "Outsider Art", riflettendo l’intensità emotiva grezza, non filtrata che questi movimenti celebravano. Le sue rappresentazioni vivide, quasi allucinatorie, di animali in stati di aggressione o tensione catturano l’essenza del movimento espressionista, che volveva soprattutto tramettere esperienze emotive piuttosto che rappresentazioni realistiche. La sua storia personale di alienazione e sofferenza, è profondamente intrecciata con la sua produzione artistica. I dipinti, le sculture e le puntesecche possono essere visti come una forma di auto-espressione e catarsi, un modo per navigare e articolare il suo caos interiore. Nelle sue opere gli animali sono soggetti portatori di significati profondi, evocano emozioni e riflessioni sull’esistenza umana e risuonano con la stessa forza simbolica che troviamo nei dipinti rupestri preistorici, dove gli animali erano intermediari tra l’umano e il divino, tra il reale e il soprannaturale. La rappresentazione ossessiva esibisce la continua fusione, un teriantropismo dai significati profondi, emozioni che esistono nel profondo di ogni essere umano e vengono richiamati.

Il tumulto interiore vissuto dall’artista, si placa e trova accettazione solo nel mondo animale, ritrarlo significò il tentativo di raffigurare un mondo istintuale, i cui conflitti e brutalità finalizzati alla sopravvivenza sono tanto vicini al suo mondo come a quello dell’umanità.

La grandezza di Ligabue che ne fa un artista popolare è nella sua dimensione di autentico primitivo, senza formalismi, spinto da una necessità interiore senza preconcetti o influenze, per Ligabue l’arte è un’esigenza innata come respirare.

La mostra Antonio Ligabue – I misteri di una mente sarà aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle ore 19:30 e sabato, domenica e festivi dalle ore 9:30 alle ore 20:30. Ingresso con “Promo doppio biglietto” riservato ai visitatori della mostra Mirò - Il costruttore di sogni, in corso al Museo della Fanteria sino al 23 febbraio 2025. Info costi e prenotazioni sul sito: www.navigaresrl.com

 

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