Il presunto calo attuale di ascolti, a nostro parere non è dovuto, come alcuni giornali affermano, al cambio di presentatore (da Liorni ad Insegno), ma ad una causa molto più evidente e che peggiora di volta in volta…
Pino Insegno sostituisce il suo predecessore con simpatia, professionalità e leggerezza, come richiede il programma; la grossa difficoltà è rappresentata dalla scelta delle parole dei vari quiz che risultano poco aderenti alla lingua italiana, se non errate e di difficile attinenza l’una con l’altra….
Nelle prime scelte di sinonimi, non viene rispettato il vero significato dei termini da indovinare che, a volte, risultano “inverosimili” e, sicuramente, di accezione non comune, se non “fantastica”…
La sfida finale, (Ultima catena) poi, è davvero inimmaginabile, con significati a volte assurdi, impossibili da indovinare anche da parte di concorrenti molte preparate e di confermata cultura, come le attuali “ Volta pagina”.
Ciliegina sulla torta: l’ultima parola che pone termine alla sfida, il più delle volte, è un rebus astruso che solo una risposta, a caso, può azzeccare.
Le prove?
Nessun concorrente, finora, ha raggiunto una vincita soddisfacente e, anche questo handicap, rende la trasmissione poco piacevole, deludente, se non irritante.
Un esempio? Come è possibile affermare che la parola “ripassato”, riferito ad “uovo” significhi “strapazzato”…. Si ignora così, il significato dei prefissi iterativi della lingua italiana…
E questo, è solo uno degli esempi ricorrenti ogni volta.
Ma quali sono gli autori di questa trasmissione?
E’ assurdo, quindi, dare colpe ai conduttori dello share diminuito in una trasmissione che, più che divertire, genera disappunto e giuste critiche.
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