a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
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8 ottobre 2024
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Persino il Pontefice ha sottolineato questa contraddizione, a nostro parere, talmente evidente, da sfiorare l’inverosimile.
Mentre il mondo si sta autodistruggendo di giorno in giorno, per il continuo degrado ambientale, per le guerre, per la mancanza di moralità, di collaborazione e solidarietà, si continua a rinforzare con sistemi mortali, una guerra impossibile da vincere, dal momento che una nazione come l’Ucraina non potrebbe mai distruggere un colosso mondiale come la Russia.
Anche se l’Europa e gli Stati Uniti ed altri stati, in misure diverse, fin dall’inizio del conflitto a tutt’oggi, hanno aiutato e continuano ad aiutare bellicamente una nazione sull’orlo della completa distruzione, con sacrifici e problemi economici da parte di tutta la Comunità europea, troviamo assurdo immaginare una probabile vittoria, anche se giusta, non sottovalutando poi il pericolo di un terzo conflitto mondiale che potrebbe esplodere da un momento all’altro.
A questo punto, sarebbero da evitare frasi ipocrite sulla pace, mentre si offrono continuamente armi a questa nazione, non solo di difesa, ma anche di attacco.
Il discorso è valido per tutti gli stati europei, indipendentemente dal colore politico. Purtroppo, le informazioni fornite dai vari membri sono spesso nebulose circa la quantità e il tipo di armi che si inviano all’Ucraina.
Si continua, così, a sottovalutare un pericolo imminente che, con enormi fatiche e qualche rinuncia potrebbe essere evitato, se gli uomini di governo responsabili, si impegnassero di più per un’intesa che eviterebbe un possibile disastro universale, invece di credere in imprese impossibili, mentre l’Europa si sta lentamente ed ingiustamente logorando.
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