Pare che il governo faccia affidamento su di essa, più che su normative adeguate, per sfollare i penitenziari.
Privi di assistenza psicologica, in preda alla disperazione, tra il silenzio dei mass- spesso a pochi media, mesi dal fine pena, sempre più detenuti ritengono che l’unico modo per liberarsi dalle sbarre consista nel fare scempio del proprio corpo, impiccandosi o tagliandosi la gola, come è avvenuto l’altro giorno ben due volte in penitenziari della Campania.
Che Dio li perdoni e castighi severamente i responsabili di questa inarrestabile e penosa epidemia.
Achille della Ragione Pubblicato da IL MATTINO il 28 luglio 2020