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RICORDANDO CON AFFETTO MARISA DEL VECCHIO

Una grave perdita per la città di Napoli.
giovedì 19 settembre 2024 di Giovanna D’Arbitrio

Argomenti: Opinioni, riflessioni


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Ieri,18 settembre 2024, ci ha lasciati per sempre Marisa Del Vecchio Maglietta, donna sensibile e intelligente, abile imprenditrice, Ceo della Gay-Odin, antica cioccolateria napoletana, vera eccellenza campana.

Conobbi Marisa a casa di mia sorella, Nicoletta D’Arbitrio, restauratrice e autrice di diversi libri e la incontrai spesso alle varie presentazioni delle opere di Nicoletta o ad eventi organizzati dal Club Soroptimist Campania. Diventammo vere amiche, tuttavia, quando ci conoscemmo meglio nel maggio 2017, dopo un’interessante visita guidata alla “Gay-Odin”, visita che ancora una volta ci rese più consapevoli e attenti alle eccellenze campane. Fu allora che proposi a Marisa di candidarsi al Premio Pavoncella dedicato alla creatività femminile, ideato e organizzato ogni anno a Sabaudia dalla dott. Francesca d’Oriano, Presidente di Arte/Oltre-

Marisa accettò la candidatura e la Giuria del Pavoncella le assegnò il Premio con la seguente motivazione, qui in parte riportata: “Chiamata a raccogliere l’eredità imprenditoriale del marito, l’avvocato Giuseppe Maglietta, Marisa del Vecchio, lasciata la Scuola, ha avuto il grande merito non soltanto di aver preservato la Gay Odin, esaltando l’eccelsa qualità del prodotto, ma di averla ampliata, mettendo salde radici dapprima a Roma e poi a Milano, capace di tener testa all’impari confronto con le multinazionali del settore, allargando, al contempo la rete dei punti vendita nel capoluogo partenopeo”. In effetti negli anni ‘60 l’azienda Gay-Odin passò alla famiglia Castaldi che in seguito affidò al nipote, Giuseppe Maglietta, l’amministrazione dell’azienda. Dopo la sua morte la direzione passò a sua moglie Marisa Del Vecchio che lasciò l’insegnamento per occuparsi dell’azienda, cominciando a studiare tutto sul cacao, le sue proprietà e le migliori miscelature.

In un’intervista affermò: “L’umiltà è la qualità che più apprezzo in ogni persona. Solo dopo aver imparato il più possibile sono entrata nell’industria Gay-Odin, tra macinatori, macchinari misteriosi e operai in divisa. La nostra produzione è distribuita in 12 negozi, due dei quali a Roma e Milano. Da sempre puntiamo alla qualità delle materie prime, impastandole in antiche ricette, ancora segrete. Il cacao utilizzato è il criollo, la stessa qualità che Cortes portò in Europa nel 1528, le nocciole di Giffoni, le mandorle di Avola e il latte di origine francese. L’armonia col personale è fondamentale. Alcuni lavorano con noi da molti anni. Sono loro i veri e propri artisti del cacao. Nessuna crisi per la cioccolateria, anzi nei picchi di produzione tocchiamo i 30 quintali al giorno. Moltissimi sono clienti. Uno dei più affezionati è il presidente Napolitano che qualche anno fa ci chiese di produrre un particolare cioccolatino a forma di tricolore. Il risultato piacque così tanto, che ne fu posto un piattino pieno su ogni tavolo del Quirinale, durante la cena di gala del 2 giugno, Festa della Repubblica”.

Presidente del Club Soroptimist per alcuni anni, Marisa Del Vecchio, ha amato la sua città ed è stata una cittadina attiva che ha sempre dato il suo valido contributo alla valorizzazione degli aspetti positivi di Napoli e alle eccellenze campane, dedicando spazio in particolare alle abilità e creatività femminili.

Durante la Pasqua 2024, alla presenza del Rettore della Federico II, Matteo Lorito, di noti esponenti della cultura napoletana e di molti giornalisti, Marisa Del Vecchio, già provata dalla malattia, ha spiegato come è nata l’idea di dedicare Il Grande Uovo all’antica e prestigiosa Università napoletana Federico II, un simbolo di Cultura e Pace.

Addio, amica mia, non potremo mai dimenticarti e partecipiamo con profondo affetto al grande dolore della tua famiglia e di tutti coloro che ti hanno amata.

Giovanna D’Arbitrio

 

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