Qualche esempio?
L’improvvisa ed inaspettata vicinanza di Salvini alla Le Pen e al partito dei “Patrioti” europei” e l’amicizia stretta con Vannacci da parte di un uomo politico della Lega, mai dichiaratosi di “estrema destra”…
L’indecisione vera o simulata della Premier circa la sua adesione alla riconferma della sua amica Von der Leyen, seguita da una scelta criticata da molti e che avrà conseguenze nocive per l’Italia.
Tutto ciò può dare motivo di alcune riflessioni a riguardo.
Conoscendo le nuove difficoltà che si dovranno affrontare nel nostro Paese, Giorgia Meloni che, da sempre, ha dato l’impressione di tenere di più ad un riconoscimento europeo, piuttosto che italiano, forse, di fronte ad un sicuro irrigidimento del Parlamento Europeo nei suoi confronti, potrebbe sentirsi “offesa” e “vittima” delle sue scelte, decidendo, così di passare, in seguito, ai “Patrioti”, ove, nel frattempo, Salvini, esule da una fase deludente in Italia, cerca di rifarsi un’immagine, in attesa dell’arrivo della Premier.
In questo momento, probabilmente, Giorgia Meloni non si è voluta esporre troppo per non essere tacciata, come al solito, di “nostalgica del fascismo” e, soprattutto non è e non sarebbe mai disposta a sottostare a Marine Le Pen, unica leader di un partito di estrema destra.
Ma, in futuro? Il nome “Patrioti” non l’ha “riesumato” lei dalle pagine gloriose della storia italiana?
Sono solo allusioni e, probabilmente, ipotesi senza alcuna base realistica, ma, resta il fatto dell’indiscussa volontà e il sogno di creare da parte di Giorgia Meloni, una forza di destra europea, anche se, all’inizio, con Stati meno influenti e discutibili, ma che risulterebbe basata su di un presente ed un futuro di probabili guerre e di permanenti incertezze.
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