Quando un atleta domina un campionato per due anni consecutivi, ma poi scivola al secondo posto nei due anni successivi, spesso si pensa che stia iniziando una fase discendente e che sia ormai superato dal nuovo campione. Tuttavia, il ciclista sloveno Tadej Pogacar ha ribaltato questa tendenza al Tour de France di quest’anno.
Pogacar, che aveva già vinto il Tour nel 2020 e nel 2021, è riuscito a conquistare il suo terzo titolo, battendo il danese Jonas Vingegaard, campione in carica. Dopo due anni difficili al Tour, caratterizzati da qualche errore, Pogacar ha avuto una performance praticamente perfetta quest’anno.
Partendo con un vantaggio di oltre 5 minuti, Pogacar ha gestito con autorità la corsa, estendendo progressivamente il suo distacco su Vingegaard. Nelle ultime tappe di montagna, Pogacar è stato in grado di attaccare con successo, distanziando i suoi avversari e conquistando la vittoria di tappa. Nonostante il tentativo di Vingegaard di rientrare, Pogacar è riuscito a mantenere il comando della corsa fino alla cronometro finale a Nizza, dove ha suggellato la sua vittoria.
Con questa terza vittoria al Tour, Pogacar è entrato nella ristretta cerchia dei corridori che hanno vinto il Giro d’Italia e il Tour de France nella stessa stagione, un’impresa che non veniva realizzata dal 1998. A soli 25 anni, Pogacar sembra destinato a dominare il ciclismo mondiale negli anni a venire, insieme al suo rivale Vingegaard, che a 27 anni è comunque uno dei migliori corridori del momento.